LBA UnipolSai 12ª andata 2024-25: sulle parole di Zare Markovski raccontiamo il KO dell’Estra Pistoia in casa vs Derthona Basket

Pistoia, 23 dicembre 2024 – Nel day after l’ennesima sconfitta stagionale subita per mano del Derthona Basket per 89-93 nella piazza toscana fanno rumore le dichiarazioni di Zare Markovski su quanto visto contro Tortona, ovvero lo stesso canovaccio da inizio campionato.

Il ragionamento che il coach offre in sala stampa è talmente semplice e lineare che resta difficile eccepire qualcosa. In linea teorica, spiega Markovski, l’alternanza degli attacchi delle due squadre dovrebbe portare entrambe a prendersi un numero di tiri più o meno equivalente. Le percentuali, ovviamente, sono altra cosa, ma il numero dei tentativi dovrebbe più o meno essere lo stesso o comunque differire di poco.

Nel momento in cui, per l’ennesima volta, Pistoia tira 22 volte in meno degli avversari significa non solo che vi è un’oggettiva carenza a rimbalzo, ma anche che il roster mostra limiti strutturali enormi.

Da questo punto di vista, insiste il coach dei toscani, avere un gap tra i tentativi di tiro così enorme e perdere quasi sempre con uno scarto oggettivamente minimo non può che significare che, per altre voci statistiche, Pistoia non si comporta nemmeno troppo male, ma il problema strutturale resta e le domeniche continuano a passare caratterizzate da una sconfitta all’altra.

Qualcuno suggerisce al coach la necessità di un lungo, anche perché da Smith non arrivano segnali incoraggianti. Un 5 di ruolo sarebbe una manna dal cielo, risponde Zare, ma poi – ricordando che Smith è il settimo americano – chi si taglia? Forse Paschall, ma proprio adesso che sta cominciando ad essere un fattore? Oppure Kemp, che però è l’unico all-around e che riesce sempre e comunque a lasciare il segno? Certamente non Silins, che però vive di pick’n’pop lontano da canestro e, non a caso, è sensibilmente peggiorato dall’addio di Brajkovic. Gli esterni poi – continua il coach – sembrano intoccabili.

Già, gli intoccabili.

L’inviato della televisione locale fa i complimenti a Markovski per il coraggio dimostrato nel tenere in panchina il figlio del presidente nei minuti finali. Logica vorrebbe che il coach risponda in politichese, con la classica dichiarazione condita dalle solite banalità, magari accennando alla stanchezza di Maverick oppure aggrappandosi alla necessità di mettere in campo un quintetto più rapido. Insomma, sarebbe lecito attendersi un’arrampicata sugli specchi per uscire dal potenziale imbarazzo. Invece no, Zare si prende il complimento e ringrazia. In altre parole, non ci prova nemmeno a negare che ci voglia coraggio.

E’ proprio così, ce lo sta dicendo apertamente ed in modo cristallino, ci sono condizionamenti. Così non fosse, di quale coraggio sarebbe necessario? Del resto, nella settimana precedente ha pure corretto il tiro sulle dichiarazioni del Presidente, sottolineando che le scelte di mercato non sono scaturite da sue richieste, ma sono state concordate – con questo concetto Zare Markovski si dimostra, come sempre, un gran signore – con la società.

Insomma, al coach improvvisamente si è sciolta la lingua, ma del resto la faccia sul record di 0-6 la sta mettendo lui ed è anche giusto che un allenatore con la sua storia si rifiuti di fare il parafulmine in una situazione che è parsa ingarbugliata fin dal raduno di agosto.

L’inviato de La Nazione sottolinea le lacune tecniche difensive di alcuni giocatori, talmente grandi che sembrano lacune di base su cui un coach di una squadra di massima serie non ha modo di incidere troppo. Proprio così, risponde il coach, e questo è forse l’unico momento in cui il banco degli imputati è molto affollato e non si pensa solo ad un giocatore.

Infine, viene chiesto se anche secondo lui vi è troppo egoismo in alcuni momenti della partita e se questo roster costituisce un gruppo oppure se è un insieme di individualità. La risposta del coach è impietosa, vi risparmio i dettagli.

Adesso Pistoia sale a Brescia e poi, nella prima apparizione del 2025, aspetta i campioni d’Italia al PalaCarrara. Difficile immaginare si muova la classifica, ma impossibile anche continuare a sperare nelle disgrazie altrui, dunque anche se il Presidente continua incredibilmente ad indicare nei playoff l’obiettivo stagionale sarà meglio prendere atto del terzultimo posto e regolarsi di conseguenza.

 

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