Esplosione nella sala macchine affonda nave russa Ursa Major: due membri equipaggio dispersi
Un’esplosione nella sala macchine ha affondato una nave cargo russa chiamata Ursa Major nel Mar Mediterraneo, tra la Spagna e l’Algeria. Due membri dell’equipaggio risultano dispersi, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri russo.
La nave, costruita nel 2009, era gestita da Oboronlogistika, una compagnia legata alle operazioni di costruzione militare del ministero della Difesa russo. La nave era diretta verso il porto di Vladivostok, nell’estremo oriente russo, trasportando due enormi gru portuali fissate al ponte.
Il centro di crisi del ministero degli Esteri russo ha dichiarato che 14 dei 16 membri dell’equipaggio sono stati salvati e portati in Spagna, mentre due risultano ancora dispersi. Non è stato specificato cosa abbia causato l’esplosione.
L’ambasciata russa in Spagna, citata dall’agenzia di stampa statale russa RIA, ha dichiarato di stare indagando sulle circostanze dell’affondamento e di essere in contatto con le autorità spagnole.
Oboronlogistika e SK-Yug, società elencata da LSEG come parte del gruppo e proprietaria diretta della nave, non hanno rilasciato commenti sull’accaduto. Entrambe le entità, così come la Ursa Major, erano state sottoposte a sanzioni dagli Stati Uniti nel 2022 per i loro legami con l’apparato militare russo.
Un video non verificato pubblicato martedì dal sito russo Life.ru mostra la nave fortemente inclinata sul lato di dritta, con la prua insolitamente bassa sull’acqua. Il video sarebbe stato girato il 23 dicembre da una nave di passaggio.
Oboronlogistika aveva dichiarato il 20 dicembre che la nave, precedentemente conosciuta come Sparta III secondo i dati LSEG, stava trasportando gru portuali specializzate destinate all’installazione a Vladivostok e parti per nuovi rompighiaccio. Nel video non verificato, si vedono chiaramente due gru giganti fissate al ponte.
Secondo i dati di tracciamento delle navi forniti da LSEG, la nave era partita dal porto russo di San Pietroburgo l’11 dicembre e aveva inviato l’ultimo segnale alle 22:04 GMT di lunedì, tra l’Algeria e la Spagna.
Inizialmente, la destinazione indicata era il porto russo di Vladivostok e non quello siriano di Tartous, dove la nave aveva fatto scalo in passato.
Il sito di notizie spagnolo El Español ha riferito che i membri dell’equipaggio sono stati evacuati al porto spagnolo di Cartagena e che diverse imbarcazioni, tra cui una nave della marina spagnola, hanno partecipato ai soccorsi. La nave era attesa a Vladivostok il 22 gennaio.
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