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Marco Odermatt: “Stelvio più pericolosa del dovuto, difficile avere il set-up ideale sugli sci”

Si preannuncia un week end molto impegnativo per gli uomini-jet del Circo Bianco. La Stelvio ha messo a dura prova gli atleti in questa due giorni di training, in vista del week end della Coppa del Mondo di sci alpino a Bormio. Domani andrà in scena la discesa e domenica sarà la volta del superG. Una seconda prova cronometrata con tante cadute, alcune delle quali non senza conseguenze.

Il riferimento è al crash del francese Cyrpien Sarrazin e a Pietro Zazzi: il transalpino  si è fatto sorprendere da un dosso nella parte finale, venendo sbalzando in aria e impattando violentemente il suolo; l’azzurro è entrato in maniera troppo diretta su una curva verso destra nel Pian dell’Orso e ha subìto un infortunio alla gamba (tibia destra).

Non sono mancate le polemiche e il francese Nils Allegre non le ha mandate a dire, ritenendo gli organizzatori incapaci nel preparare la pista, anche pensando a quello che accadrà l’anno prossimo per le Olimpiadi di Milano Cortina. A valutare il tutto è stato anche l’asso elvetico, Marco Odermatt, leader della classifica generale e capace nell’ultimo fine-settimana di fare doppietta nella discesa in Val Gardena e nel gigante in Alta Badia.

Sono due mondi completamente diversi. Siamo passati da condizioni facili in Val Gardena a una delle discese più difficili per le condizioni che abbiamo. Sembra un altro sport“, ha affermato Odermatt ai microfoni di Eurosport. “Su questa pista ci sono cose che a noi atleti non piacciono, ovvero alcune parti del tracciato sono molto ghiacciate, mentre in altre non hanno messo così tanta acqua e la neve è molto aggressiva“, ha rivelato lo svizzero.

Per questa ragione, è molto difficile trovare il giusto set-up sugli sci per affrontare le porte anche dal punto di vista della tecnica da usare. Di conseguenza, la Stelvio è più pericolosa di quella che solitamente abbiamo“, ha concluso il rossocrociato.

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