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“Portare il vino se si è invitati a cena è scortese. Meglio arrivare con un bottiglia di olio d’oliva”: i consigli di bon ton della chef Ina Garten

Con cosa è bene presentarsi quando si è stati invitati a cena per non bussare alla porta a mani vuote e risultare scortesi? La prima risposta, secondo l’etichetta e le buone maniere, è da sempre considerata quella dell’intramontabile “bottiglia di vino”. Ma siete sicuri che questa sia ancora la scelta migliore? In Gran Bretagna non è più così, perché presentarsi a casa di qualcuno che ti ha invitato con del vino è giudicato “rude”, addirittura “maleducato”.

Sarebbe questo l’esito del sondaggio Food&Drink Report 2024, realizzato da una nota catena di supermercati inglesi (di buona qualità) dopo che un magazine aveva sollevato l’osservazione, ed il dubbio, che anziché il vino, ci fosse di meglio per onorare l’invito a cena dei padroni di casa. E infatti c’è di meglio, almeno secondo House & Garden. Ma lo confermano anche i dati rilevati da Waitrose: “Meglio arrivare con un bottiglia di olio d’oliva”. Addirittura, secondo il Telegraph, quest’ultimo sarebbe diventato un nuovo trend, all’insegna di “Olive oil is the new Wine”, (l’olio d’oliva è il nuovo vino), l’ideale, dunque, per ringraziare qualcuno dell’invito a cena.

Il suo vantaggio, secondo i consumatori, sarebbe indubbio anche perché la bottiglia non si esaurisce durante la serata, magari anche in tempi record come accade per un buon vino, e non resta neanche lì sul mobile della cucina a prendere polvere in attesa di trovare l’occasione speciale per stapparlo. L’alternativa rimane utile e a disposizione per i pranzi e le cene future, anche per i giorni a venire. Se in Italia è considerato scortese non aprire i regali immediatamente dopo averli ricevuti e, con altrettanta solerzia, servirli agli ospiti per condividerli insieme, secondo la chef americana Ina Garten, sentita dal Daily Mail, “non bisogna regalare qualcosa che poi faccia sentire i padroni di casa in dovere di aprirlo e servirlo quella sera stessa”. Paese che vai..

E questo sarebbe il limite del vino e di altre idee regalo eno-gastronomiche come ad esempio il formaggio. Meglio quindi optare per qualcosa che non abbia nulla a che fare con la cena e che magari possa essere consumato in un altro momento, il consiglio della statunitense. E così arriva la sua lista di suggerimenti che evidentemente oltre oceano deve essere molto apprezzata: si parte con del buon caffè, della cioccolata al caramello salato, oppure i cereali per la colazione (come la granola), ma fatti in casa. Anche l’esperta di enologia del Telegraph si è unita al dibattito aperto suoi quotidiani anglosassoni dicendo la sua: secondo Victoria Moore, infatti, sarebbe molto scortese regalare qualcosa che occupi spazio nelle case delle persone, quindi niente candele profumate e meglio evitare anche il vino perché, teoricamente, chi ha organizzato la cena ci ha già pensato. Poi, volendo, esiste anche il tema della eventuale scelta della bottiglia giusta. Per non sembrare “tirchi”, non se ne può portare soltanto una, quella che magari era anche in offerta al supermercato.

Dello stesso avviso anche chi ha risposto all’indagine della catena di supermercati perché pare che oggi chi fa la spesa cerchi uno status symbol e una etichetta giudicata etica: ecco perché molti optano per il vino in lattina (sì, avete letto bene) o nel cartone. Per uscire da questa empasse che avrà fatto rabbrividire molti puristi, come coloro che hanno da ridire anche sulla qualità del tappo, le alternative più gettonate sono rappresentate da olive, noci, miele, aceto e sale dai luoghi più speciali al mondo. Tutti gli altri se ne faranno una ragione.

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