Quelli che la scuola…nel 2024
Un altro anno di scuola. Grandi annunci e grandi polemiche, proteste ela sensazione che, comunque la si giri, la scuola sia la grande immobile di questi anni. Il mondo della scuola è abituato a innovazioni dichiarate, a paure, a crisi, a rilanci e proclami sempre roboanti ma, da ogni parte, altrettanto poco efficaci. I numeri e i datiche la raccontano ne fanno un ritratto sempre uguale eperaltro in lento, costante e inesorabile declino. La polarizzazione che le sta intorno rende le discussioni stereotipate e lontane dalla trattazione profonda delle questioni che la riguardano tanto che la scuola, tra un passo avanti, due di lato e tre all’indietro, non cambia mai. E così quelli che la costituiscono. Facciamoci cullare dalla metrica del “Quelli che…” di Jannacci per viaggiare a ritroso e rivivere il meglio (del peggio?) di questo 2024 tra banchi e cattedre.
Quelli che…quelli che stanno frequentando la prima del liceo del made in Italy;
Quelli che…le scuole al Nord e pooi quelle del Sud;
Quelli che…picchiano a scuola - ma anche fuori - compagni, coetanei, docenti (nel 2024, uno ogni due giorni nei primi tre mesi dell’anno), banzaaai;
Quelli che…hanno una lavagna nuova fiammante elettronica connessa full HD 4K ma vanno a scuola con l’elmetto ché non si sa mai;
Quelli che…aspettano lo psicologo a scuola;
Quelli che…vanno e vengono da scuola ma non ce la fanno più;
Quelli che…non ce la fanno più e smettono di andare a scuola;
Quelli che…vanno a scuola ma il pensiero è da un’altra parte;evergreen;
Quelli che…e ma adesso con chatGPT, ma dai c’è chatGPT, ma tu lo sai del chatGPT?!;
Quelli che…fanno i compiti con chatGPT e quelli che pensano di beccare quelli che fanno i compiti col chatGPT, auguri;
Quelli che…è tempo di introdurre una riflessione sull’intelligenza artificiale a scuola;
Quelli che…si accontenterebbero di vedere applicata l’intelligenza umana nella gestione e nella pratica quotidiana, oh yeah;
Quelli che…la settimana corta è di destra e la settimana lunga è di sinistra, eh già;
Quelli che…stanno con Christian Raimo;
Quelli che…quelli che dissentono;
Quelli che…a settembre vanno in cattedra ma non sanno dove saranno a gennaio;
Quelli che…a metà ottobre non hanno ancora il docente di matematica e fisica;
Quelli che…insegnano matematica e fisica, oh yeah;
Quelli che…vincono un concorso, ottengono il ruolo e giusto per Natale in premio vincono una cattedra in provincia come il mio amico Giacomo,tanto per dire;
Quelli che…Cristoforo Colombo nel 1492 seguì le intuizioni di Galileo Galilei che però è nato 72 anni dopo la scoperta dell’America (Ministro Gennaro Sangiuliano, 23 giugno 2024);
Quelli che…finalmente limitano l’accesso agli smartphone nei primi anni di scuola (Ministro Valditara, settembre 2024);
Quelli che…io porto il Bob Dylan a scuola,for sure;
Quelli che…non parlerò della Giornata della Memoria perché Gaza è sotto le bombe, ma cosa…?
Quelli che fanno le foto ai prof;
Quelli che si fanno le foto coi prof;
Quelli che…gentil* tutt* car* student*,porca bestia;
Quelli che…l’ora di religione non piace più quindi togliamola, massì;
Quelli che…invocano stati generali per rifondare una scuola tutta nuova per questo secolo che ormai ha chiuso il suo primo quarto e va tutto come venticinque o anchetrentacinque anni fa;
Quelli che…aspettano, aspettano invano, ooooh yeah;
Quelli che…torneranno in cattedra, chissà quale per alcuni, e sui banchi il 7 gennaio 2025 come se niente fosse, o nonostante tutto – come preferite – per cercare di dare un senso alla quotidianità, cercando di cavare ancora qualcosa da questo vecchio carrozzone che è la nostra scuola, a cui tocca voler bene e per cui vale la pena fare ancora qualcosa, o no? Mi sa di sì.
Auguri.