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“Mal di testa lancinanti durante la gravidanza, poi la verità spaventosa: avevo un grosso coagulo di sangue nel cervello”: il racconto di Gal Gadot

Ori, che in ebraico significa “la mia luce”: così Gal Gadot ha chiamato la figlia nata in un momento di buio e di paura, quando l’attrice ha affrontato un grave problema di salute durante l’ottavo mese di gravidanza. In un toccante post su Instagram, la star di “Wonder Woman” ha deciso di condividere con i suoi fan la “verità spaventosa” di quei giorni, rivelando di essere stata operata d’urgenza per un massiccio coagulo di sangue nel cervello. Un racconto drammatico, ma anche un messaggio di speranza, di resilienza e di sensibilizzazione sull’importanza di ascoltare il proprio corpo.

“Tutto è iniziato con mal di testa lancinanti,” scrive Gal Gadot, 39 anni, ripercorrendo quei momenti di angoscia. “In febbraio, durante l’ottavo mese di gravidanza, mi è stato diagnosticato un coagulo di sangue nel cervello. Per settimane ho sopportato mal di testa insopportabili che mi costringevano a letto, finché una risonanza magnetica non ha rivelato la verità spaventosa”. Una diagnosi che ha cambiato la sua prospettiva sulla vita: “È stato un duro promemoria di quanto fragile possa essere la vita e di come tutto possa cambiare in un attimo“.

Dopo la notizia, la corsa in ospedale e l’intervento chirurgico d’urgenza: “Nel giro di poche ore sono stata operata”, racconta l’attrice. Ed è proprio in quel momento di incertezza che è nata la piccola Ori. Un nome non casuale, come spiega la stessa Gadot: “Prima dell’intervento, dissi a Jaron che, quando nostra figlia sarebbe nata, sarebbe stata la luce che mi aspettava alla fine di questo tunnel”. E Ori, infatti, in ebraico significa “la mia luce”.

Grazie alle cure di un team medico del Cedars-Sinai e a settimane di riposo, Gal Gadot è guarita completamente: “Oggi sono completamente guarita e piena di gratitudine per la vita che mi è stata restituita”, scrive, sottolineando come questa esperienza le abbia insegnato ad ascoltare i segnali del proprio corpo. “Il dolore, il disagio o persino piccoli cambiamenti possono nascondere significati più profondi” aggiunge. “Essere in sintonia con il proprio corpo può letteralmente salvare la vita”.

L’attrice ha voluto condividere la sua storia non per allarmare, ma per sensibilizzare e incoraggiare le persone a prendersi cura della propria salute: “3 donne su 100.000 in gravidanza sviluppano un coagulo di sangue nel cervello, ma è fondamentale identificarlo presto perché è curabile,” spiega, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce. “Partorire è un miracolo, una testimonianza della forza e della resilienza dei nostri corpi e spiriti,” riflette la Gadot. “Ma ci ricorda anche di prenderci cura di noi stessi con la stessa intensità con cui ci prendiamo cura degli altri”. E mentre celebra Hanukkah, festa ebraica della luce e dei miracoli, l’attrice esprime la sua gratitudine per il “miracolo personale” vissuto: “Mia figlia Ori è un costante promemoria di resilienza, speranza e della forza che portiamo dentro di noi“. Un messaggio potente che si conclude con una riflessione sulla preziosità della vita e sull’importanza di celebrare “la forza e l’amore che ci uniscono”, soprattutto in una famiglia di donne forti come quella di Gal Gadot, sposata con Jaron Varsano e madre di altre tre figlie: Alma (13 anni), Maya (7 anni) e Daniella (3 anni).

L'articolo “Mal di testa lancinanti durante la gravidanza, poi la verità spaventosa: avevo un grosso coagulo di sangue nel cervello”: il racconto di Gal Gadot proviene da Il Fatto Quotidiano.

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