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“A Natale picchiato e umiliato dalla polizia italiana”: la denuncia del calciatore Omeonga

Stephane Omeonga, calciatore belga con un passato al Genoa, ha denunciato di esser stato vittima lo scorso Natale di un brutto episodio che ha deciso di documentare, in parte, pubblicando un video sul suo profilo Instagram. Il 28enne ha raccontato di esser stato costretto dalla polizia italiana a scendere forzatamente dall’aereo che da Roma Fiumicino lo avrebbe portato a Tel Aviv; una volta ammanettato, è stato buttato a terra e successivamente malmenato dagli agenti. Il calciatore del Bnei Sakhnin (squadra israeliana) ha raccontato la sua versione dei fatti sui social network.

Il centrocampista ex Avellino, Genoa e Pescara, tra le altre, ha scritto nel post su Instagram che dopo essere salito a bordo è stato avvertito da uno steward di un problema con i documenti. Per questa ragione non solo gli è stato chiesto di abbandonare l’aereo, ma le forze dell’ordine l’hanno costretto con la forza a scendere dal velivolo per poi ammanettarlo. “Sono un calciatore, un cittadino belga” ha esclamato il giovane, ma i poliziotti non hanno dato retta alle sue parole procedendo immediatamente ad arrestarlo con manovre violente.

“Lontano dalla vista di testimoni, la polizia mi ha gettato bruscamente a terra, mi ha picchiato, uno di loro mi ha premuto il ginocchio contro la testa. Poi sono stato portato in una vettura della polizia, e ammanettato come un criminale. Quando è arrivata l’ambulanza ero sotto shock e non sono riuscito a rispondere alle domande dei paramedici” ha scritto il 28enne. Che ha poi proseguito: “Dalla radio dell’auto della polizia ho sentito dire che andava tutto bene e che avevo rifiutato le cure mediche. Ma ciò è falso, ho chiesto loro di portarmi con loro in ambulanza. Ma sono stato poi messo in una stanza grigia senza né cibo né acqua – ha aggiunto – e sono stato messo in uno stato di totale umiliazione per diverse ore. Dopo il mio rilascio ho saputo che un agente di polizia aveva presentato una denuncia contro di me per le lesioni causate durante l’arresto, ma io ero ammanettato. Finora non ho ricevuto nessuna giustificazione per il mio arresto – ha concluso – Come essere umano e come padre non tollero nessuna forma di discriminazione. Dobbiamo rimanere uniti e alzare la voce per educare coloro che ci circondano”.

L'articolo “A Natale picchiato e umiliato dalla polizia italiana”: la denuncia del calciatore Omeonga proviene da Il Fatto Quotidiano.

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