La diocesi di Ivrea in numeri, 110 presbiteri 141 parrocchie per oltre 205mila abitanti
IVREA.“Speranza”: domenica 29 dicembre, giorno dell’apertura del Giubileo nella diocesi, in cattedrale ad Ivrea; “Pace” nel Te Deum di ringraziamento del 31 dicembre e nelle successiva cerimonie della Giornata mondiale della Pace del primo gennaio. Sono i due messaggi che lascia monsignor Edoardo Cerrato, vescovo emerito di Ivrea dal 16 dicembre, amministratore apostolico della diocesi fino all’ingresso del suo successore, il vescovo Daniele Salera, il 15 febbraio 2. Monsignor Cerrato ha voluto anche salutare e ringraziare i religiosi ed i fedeli della diocesi per la loro vicinanza e collaborazione nei suoi 12 anni di missione pastorale alla guida della chiesa canavesana. «Carissimi fratelli e sorelle – ha sottolineato nella sua omelia del 29 dicembre monsignor Cerrato – considero significativo che con i primi passi dell’Anno Santo si concluda il mio ministero tra voi, iniziato, dodici anni fa, con l’apertura dell’Anno della Fede il quale è stato la grande luce - lumen fidei - a cui ho cercato di ispirare gli intenti, i metodi, le scelte del mio servizio, privilegiando l’essenziale più che altre cose che fanno notizia; il cambiamento interiore, più che manovre organizzative…». Lascia al suo successore una diocesi con 110 presbiteri, di cui 80 secolari e 30 regolari (quelli vincolati a una regola monastica), una dozzina dei quali ordinati nel corso dei 12 anni del suo mandato, con 17 diaconi permanenti, l’ultimo dei quali, Simone Mezzano, è stato ordinato il 28 dicembre a Rivarolo dallo stesso Cerrato. Pochi giorni prima, l’8, aveva consacrato Laura Tozzi nell’Ordo virginum nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Chivasso. A completare l’organico della diocesi di Ivrea sono i 146 religiosi, 37 uomini e 109 donne, che vivono nella realtà ecclesiale del Canavese. Realtà composta da 141 parrocchie, raggruppate in 7 vicarie sparse su una superficie di 1.850 km quadrati, con oltre 205mila abitanti, dei quali circa 190mila battezzati, pari al 92% della popolazione, e 1.721 battezzati per ciascun presbitero diocesano. Questa, in cifre, è fotografia della realtà ecclesiale della diocesi alla vigilia dal «ritorno a casa», come Cerrato stesso lo ha definito, nella sede centrale della Congregazione degli Oratoriani di San Filippo Neri alla Vallicella a Roma.