Caffé, burro e cioccolato sempre più costosi: in tre anni in media rincari dal 30 al 49%
Burro, caffè e cioccolato alle stelle. Sono ormai da tempo di guerra i prezzi al dettaglio delle materie prime: per il burro in 3 anni si sono registrati rincari medi del 49%, per il caffè tostato del 43%, mentre per il cioccolato del 27 per cento. E il prezzo medio della tazzina al bar lo scorso anno ha raggiunto 1,21 euro, in aumento del 18% dal 2021, con la spesa degli italiani per espresso che complessivamente è salita a 7,26 miliardi di euro.
A fare i conti è un’indagine congiunta realizzata da Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), che ha passato in rassegna i listini al dettaglio di burro, caffè tostato, cioccolato ed espresso al bar nelle principali città italiane. Per quanto riguarda il caffè, i danni alle coltivazioni causate da periodi di siccità prolungata seguita da forti piogge anomale nei paesi produttori (come Brasile, Vietnam, Colombia, Costa Rica, Honduras) ha determinato il crollo delle produzioni facendo schizzare alle stelle i prezzi dell’Arabica e del Robusta sui mercati internazionali, che hanno raggiunto i massimi dagli anni ’70.
Ciò ha comportato forti rialzi dei listini al dettaglio per il caffè tostato venduto ai consumatori nei negozi e nei supermercati. In particolare il prezzo al chilo del caffè, nelle principali città italiane, ha registrato un aumento medio del 42,8% negli ultimi 3 anni, attestandosi a fine 2024 a una media di 12,66 euro al kg, contro gli 8,86 euro del 2021. Trieste è la città dove il caffè tostato costa di più (14,34 euro al kg), Catanzaro la più economica (10,36 euro/kg). Quanto all’espresso al bar, Bolzano è saldamente in testa alla classifica delle città italiane dove costa di più, con una media di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,35 euro) e Pescara (1,34 euro), città che segna anche il rincaro più pesante (+34% dal 2021). Sale a 1 euro il prezzo nella città più economica, Catanzaro e 1,12 euro a Roma. Con 6 miliardi di tazzine di espresso vendute ogni anno in Italia, l’esborso totale per i consumatori ha raggiunto quota 7,26 miliardi di euro nel 2024.
Altro prodotto di largo consumo che nell’ultimo anno ha registrato rincari abnormi è il burro. A influire sul prezzo è la riduzione della produzione di latte, determinata sia da condizioni climatiche sfavorevoli nei paesi produttori, sia da una minore disponibilità di pascoli, a fronte di una domanda crescente. Il prezzo medio al dettaglio del burro si è attestato a fine 2024 in Italia a 13,35 euro al chilo, con un aumento appunto del +48,8% sul 2021. Analizzando i listini nelle principali città italiane, è Torino la città dove il burro costa di più (15,85 euro/kg), Firenze la più economica (10,07 euro/kg).
Brutte sorprese anche per gli amanti del cioccolato. La crisi internazionale del cacao, con i paesi produttori come Ghana e Costa d’Avorio che hanno subito ingenti danni alle coltivazioni a causa della crisi climatica in atto e di malattie che hanno flagellato le piante, ha portato i listini della materia prima cacao a salire alle stelle nel corso del 2024. Un trend che si riflette in modo diretto sui listini del cioccolato venduto in Italia: il prezzo di una tavoletta da 100 grammi è passato infatti nel nostro Paese da una media di 1,26 euro del 2021 a 1,60 euro del 2024, con un rincaro del +26,9%. La città dove il cioccolato costa di più è Palermo, in media 2,08 euro una tavoletta da 100 gr, seguita da Milano (1,73 euro). La più conveniente è Aosta (1,41 euro), seguita da Trento (1,42 euro).
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