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Casa di riposo Pezzani, aumento dell’8% per le rette dopo sei anni

VOGHERA. Quasi cinque euro al giorno per la casa di riposo e poco più di un euro al giorno per il centro diurno: di tanto sono aumentate, dal primo di gennaio, le rette della Rsa Pezzani di Voghera.

Il consiglio di amministrazione dell’azienda ha deliberato l’aumento appena prima delle feste. Se nel mese di dicembre 2024 la degenza in Rsa costava 1.896 euro (pari a 62,34 euro al giorno) a gennaio 2025 la cifra è salita a 2.047 (67,30 euro al giorno) con un incremento di 151 euro (pari a quasi l’8%) pro capite. Discorso analogo per la frequenza del centro diurno, che passa da 500 a 540 euro mensili, ovvero da 16,44 a 17,76 euro al giorno.

Le rette, si legge nella delibera di consiglio, non venivano aggiornate dal 2019, e gli incrementi applicati sarebbero nient’altro che un adeguamento risultante dall’applicazione (peraltro parziale, neanche totale) dell’Istat Foi (acronimo che sta per “Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati”) il quale, per la verità, nel periodo 2020-2024 indicava come coerente un aumento del 16,10%.

I vertici della Pezzani «al fine di non gravare pesantemente sugli ospiti e loro familiari» avrebbero deciso «di applicare solo il 50% della variazione», e quindi di aumentare i canoni dell’8% invece che del 16. Ma alla base della decisione c’è, ovviamente, l’aumento generale dei costi che si è verificato dal 2019 ad oggi: in cinque anni, tra la pandemia e la crisi energetica, è diventato impossibile mantenere i medesimi standard qualitativi con gli stessi prezzi.

Nonostante l’Asp sia accreditata con la Regione Lombardia sia per i 134 posti letto in Rsa sia per i 30 posti in Cdi, gli introiti derivanti dall’accreditamento coprono solo una parte dei costi che occorre sostenere oggi per erogare i servizi. Ad essere aumentate, infatti, sono tutte le voci di spesa: quella per il personale dipendente (aumentata per via del rinnovo dei contratti nazionali), quella per le professionalità sanitarie esterne (necessarie per garantire i servizi secondo standard), quella per i farmaci e in generale per tutte le forniture.

Mentre la direzione generale preferisce non commentare gli aumenti, è l’ultimo bilancio disponibile della Pezzani a parlare a suo nome. La gestione Mercuri, direttore generale dal 2021, sta risanando i bilanci della struttura, che dopo anni di rosso stabile (aveva un buco di oltre un milione di euro) ha ricominciato a registrare il segno più a partire dal 2023. Nello specifico, nel 2023 l’utile di esercizio era di 156.566 euro, mentre nel bilancio dell’anno precedente, ossia il 2022, la Pezzani (come per l’anno precedente) aveva registrato una perdita di 681.301 euro.

Nonostante il fatturato sia in ripresa (nel 2023 è stato di circa 6,1 milioni, mentre nel 2022 era stato di 5,7 milioni), evidentemente per mantenere i conti in ordine era necessario chiedere uno sforzo all'utenza. Ma quanto effettivamente in più entrerà nelle casse dell’azienda? È presto detto: se i posti letto saranno tutti occupati, l’incremento proveniente dall’Rsa sarà di 20.234 euro, mentre dal centro diurno arriveranno 1.200 euro in più.

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