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Da “Ahi Maria” ad “Ahi Sinistra”: Rino Gaetano piace a destra perché “punge” i compagni di ieri e di oggi

Rino Gaetano ha ricevuto il disco d’oro anche nel 2024 con il singolo Ahi Maria: è la prova che la sua musica è ancora viva e pronta ad ispirare le future generazioni. Il cantautore crotonese ha contribuito al cantautorato italiano e alla satira musicale, sbeffeggiando i radical chic degli anni ’70 e ’80 con la canzone Gianna e i principali partiti della prima repubblica come il Partito socialista italiano, il Partito comunista e la Democrazia cristiana nella canzone Nun te reggae più. In passato Rino Gaetano era considerato trasversale nella satira, ma oggi piace molto alla destra italiana, perché i suoi testi di denuncia sociale riflettono tutte le peggiori caratteristiche della sinistra democratica e pentastellata. I brani musicali “Capo fortuna” e “Fabbricando case” descrivono perfettamente la fisionomia politica di Elly Schlein e Giuseppe Conte: la prima strizza l’occhio alle sole apparenze mentre il secondo preferisce solcare le acque stagnanti del populismo e dell’assistenzialismo. Se Rino Gaetano fosse ancora vivo, non risparmierebbe le stoccate neppure al segretario della Cgil Maurizio Landini, che per ostilità preconcette nei confronti del governo di centrodestra chiama i cittadini a raccolta per la “rivolta sociale”, senza dare il minimo peso alle proprie parole. Se i conservatori vedono aumentare i propri consensi, è proprio perché gli italiani non sopportano più le false promesse dei socialdemocratici.

Rino Gaetano piace alla destra perché la sinistra ha sbagliato tutto

“Ma il cielo è sempre più blu” è il titolo della canzone di Rino Gaetano con cui il partito di Fratelli d’Italia saluta la fine dei suoi convegni: un brano significativo che racconta le sofferenze, i sacrifici e la voglia di lottare del popolo italiano. Chiaramente la sinistra non vede di buon grado la celebrazione musicale di FdI e tantomeno la grande partecipazione popolare agli eventi, anzi ne soffre, perché da tempo è rimasta senza eccellenti personaggi pubblici da invitare e grandi sostenitori su cui contare. A furia di monopolizzare la cultura e lottizzare la televisione, ai progressisti è rimasto solo il caviale ma non il consenso degli elettori: probabilmente Rino, scomparso prematuramente in un incidente d’auto a soli 30 anni, gliene starà cantando e suonando di santa ragione dal Paradiso. Invece, la destra innovativa e pluralista ha dimostrato di amare il personaggio di Rino Gaetano e la sua musica, anche se all’epoca sembrava ben distante dall’area conservatrice del Movimento sociale italiano. I conservatori sembrano essere più vicini dei sindacati ai lavoratori e agli sfruttati di cui parlava il cantautore italiano nel brano “Mio fratello è figlio unico“.

Elly Schlein è la “capofortuna” della sinistra, o forse una sfortuna…

“Profuma di roba francese e sulla camicia e sulla camicia ha un foulard di chiffon, regala sorrisi distesi ai suoi elettori ai bambini bon bon”. Questo ritornello estrapolato dalla canzone “Capofortuna” di Rino Gaetano, riporta in modo piuttosto fedele il comportamento della segretaria democratica Elly Schlein, più attenta all’armocramia dei propri abiti che alle esigenze degli elettori italiani. In effetti la segretaria dem regala spesso il proprio sorriso agli elettori, specialmente quando non sa esattamente come rispondere a una domanda a causa dell’imbarazzo, dovuto forse all’impreparazione. Non l’abbiamo ancora vista regalare dolcetti ai bambini come nel brano di riferimento, ma Schlein ha la faccia di una che “punta sul rosso” per lo scopo di vincere, come cantava Rino Gaetano:  sì, perché invece di prendere le distanze dai collettivi antifascisti violenti nelle università, Elly preferisce restare in silenzio per evitare di giocarsi il sostegno delle frange extraparlamentari alle prossime tornate elettorali. La deputata democratica con cittadinanza svizzera, americana e italiana ha l’aria sempre distesa, simile a quella di chi sa che “se andrà all’inferno, ci andrà col gilet”, come recita il pezzo “Capofortuna”. Tuttavia, la Schlein non sembra essere una fortuna per il partito rosso-verde, ma solo un cattivo scherzo dettato dalla mancanza dell’adeguata classe dirigente.

Giuseppe Conte non sa che “fabbricando case” e denaro non si risolve la crisi

“Spendi per opere assistenziali e per sciagure nazionali”, una frase che viene dal brano “Fabbricando case” ad opera di Rino Gaetano e che calza a pennello con la figura politica di Giuseppe Conte, colonna portante e scricchiolante dei 5 stelle. Il reddito di cittadinanza designato dallo schieramento pentastellato di Conte è stato un buco nell’acqua, specialmente perché ha dimostrato tutta la sua debolezza nel periodo del Covid 19: c’era chi ne usufruiva senza averne bisogno e chi non riusciva a mantenere la propria famiglia con quel sussidio. La dimostrazione che le “opere assistenziali” possono essere un rimedio temporaneo, ma non una soluzione definitiva ai problemi sociali ed economici delle persone. Per quanto riguarda le “sciagure nazionali”, ce n’è una in particolare che ha rischiato di far collassare il nostro sistema finanziario, chiamata Superbonus 110%: nata con lo scopo di aiutare le persone bisognose a ristrutturare la propria casa e finita per costare allo stato più di 122 miliardi di euro. Ovviamente anche stavolta c’è chi ha abusato di questo provvedimento, così come per il reddito di cittadinanza. Nonostante ciò, Conte e i suoi sono convinti che “Fabbricando case” e gettando i soldi alla folla “ti guadagni l’aldilà e puoi morire in odore di santità”, come nella succitata canzone dell’artista musicale calabrese.

A mano a mano, dalla destra può nascere un fiore

Dalla destra italiana e dal primo partito della penisola che è Fratelli d’Italia “può nascere un fiore”, come nella canzone “A mano a mano” di Rino Gaetano. Dopo anni di trasformismo e di giochi di palazzo finalmente l’Italia ha la possibilità di riscattare il proprio futuro: per la coalizione della destra questa è l’occasione per tracciare un nuovo cammino verso la ricostruzione di un paese ricco ma dilaniato dall’immobilismo dei governi precedenti. il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha nelle proprie mani le sorti dell’ “Aida” descritta da Rino nelle sue canzoni, una donna bellissima e terrorizzata dagli anni bui del secolo scorso. La destra ha il diritto e il dovere di progettare un futuro prospero per le nuove generazioni, squarciando le tenebre anche nelle istituzioni europee.

 

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