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Le ironie social dopo il sollievo per Cecilia: “Ha fatto prima Meloni a liberarla che Renzi a tornare da Cortina”

La liberazione di Cecilia Sala è stata accolta sui social con il 95% di sentiment positivo, sia per il sollievo suscitato dalla notizia sia per il successo diplomatico conseguito dal governo. Proprio quest’ultimo ha offerto la sponda anche per una serie di commenti ironici, e in qualche modo liberatori, nei confronti dell’opposizione e di quanti, con atteggiamento da soloni, avevano messo in dubbio l’efficacia dell’azione dell’esecutivo.

La frecciata di Federico “Osho” Palmaroli a papà Salis

Immancabile il meme di Federico Palmaroli, in arte “Osho”: foto di Giuseppe Conte che sussurra qualcosa a una attonita Elly Schlein e la frase «N ce stanno più gli Ayatollah de ‘na vorta». Ma il caso è anche l’occasione per una punzecchiatura al padre di Ilaria Salis, Roberto, col quale spesso ha ingaggiato dei botta e risposta social. «L’esperto di intelligence», ha scritto Palmaroli, rilanciandone un tweet al veleno contro Meloni la cui unica possibilità, era la tesi di papà Salis, sarebbe stata quella di «scaricare il problema su Biden».

Le battute su Renzi: «Ha fatto prima Meloni a liberare Sala che lui a tornare da Cortina»

L’editorialista che si cela dietro il nom de plume Bonifacio Castellane su X ha messo nel mirino Matteo Renzi, fra i più attivi in questi giorni nel chiedere il coinvolgimento dell’opposizione sul caso: «Ha fatto prima Meloni a riportare a casa Cecilia Sala che Renzi a tornare da Cortina», ha scritto sul social. Una frecciata al leader di Italia Viva e con lui a tutta l’opposizione è arrivata anche da Francesco Storace. «Credo sia giusto che la Meloni convochi l’opposizione a Palazzo Chigi, come chiedeva Renzi. Per spiegargli come si fa», è stata la sua battuta.

I soloni della tv nel mirino degli utenti social

Ma sono molti i commenti di tenore simile che arrivano anche da utenti meno noti, i quali spesso si concentrano su quanti in questi giorni e ancora poche ore fa si erano mostrati più che scettici nei confronti del governo. «Il povero Corrado Augias: “Il viaggio è stato fatto male e senza dire niente a nessuno”. Bisognava prepararlo meglio», ha scritto il profilo OrgoglioItalia3, postando uno spezzone della puntata di ieri di diMartedì in cui il giornalista pontificava sul viaggio di Meloni negli Usa. Una variazione sul tema l’ha proposta Davide Scifo, utente sempre molto attivo nel rilanciare clip televisive. Il protagonista stavolta è un Michele Santoro infervorato per la presunta imperizia del governo.

«Incredibile: ci sono riusciti nonostante il ritorno del fascismo!»

Non mancano poi i commenti che si concentrano sul contesto. “Cecilia Sala liberata e il comunista non può nemmeno gioire sinceramente perché è merito del governo di ultradestra”, scrive sul social nonexpedit, mentre il giornalista Alessandro Rico scherza: «Incredibile: ci sono riusciti nonostante le dimissioni della Belloni, il contratto non contratto con Starlink e il ritorno del fascismo». Infine, c’è anche un filone omonimia, che prende di mira il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Potevamo fare uno scambio Giuseppe Sala – Cecilia Sala», ha scherzato Matteo Brandi, mentre l’utente Aleksandar ha commentato: «Ci ha messo meno la Meloni a riportare Cecilia Sala in Italia che Beppe Sala a dare spiegazioni riguardo a Capodanno».

In rete il 95% di sentiment positivo. Il 5% negativo? Nei confronti dell’opposizione

Al di là delle ironie, che pure ne sono manifestazione, in generale sui social si registra un sentimento di gioia unanime per la liberazione della giornalista: il 95% degli utenti, una percentuale «record» per gli analisti, ne parla con emozioni positive. Il dato emerge da un instant report realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana. L’emozione più ricorrente è la gioia (75%), che si esprime anche in forma di gratitudine verso il governo e in particolare verso il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La liberazione di Cecilia Sala, infatti, viene riconosciuta come un grande successo del premier, che insieme al ministro degli Esteri e al corpo diplomatico è riuscito a venire a capo di un caso riconosciuto come molto difficile. E quel 5% di sentimenti negativi? Sono caratterizzati da segnali di polemica con critiche verso «l’operato di una parte dell’opposizione, che si interroga sulle condizioni della liberazione».

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