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Nick Kyrgios risponde ad Andy Roddick e cita Roger Federer nella polemica sui social

La polemica continua. Ieri Andy Roddick ha voluto dire la sua sulla diatriba social (non solo) che vede per protagonista Nick Kyrgios. L’australiano, anche per via di un infortunio, ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi più per le accuse mosse nei confronti di Jannik Sinner, soprattutto, e di Iga Swiatek sui casi positivi in test antidoping che hanno visto coinvolti il n.1 e la n.2 del mondo.

Nonostante gli organi competenti si siano pronunciati, giudicando entrambe le situazioni dei casi di negligenza e non di doping, con la polacca sospesa un mese e l’altoatesino ancora a rischio di una squalifica ben più importante, Kyrgios prosegue con la propria crociata.

Per questo, l’ex n.1 del mondo, nel corso del suo podcast “Served with Andy Roddick” ha voluto esprimere la propria posizione: “Il suo talento è il motivo per cui non riesco a smettere di guardarlo e proprio per questo penso che sia troppo bravo per passare il tempo a postare siringhe su Twitter o commentare la vita degli altri giocatori fuori dal campo, continuando a lanciare ombre per ottenere click e like“.

È una cosa che odio l’attenzione su di lui ci sarà se riuscirà a giocare un buon Australian Open e spero che lui sappia che lo guarderemo per quello che sa fare con la racchetta e non perché si inserisce in conversazioni stupide e petulanti“, ha aggiunto.

Ed ecco che Kyrgios ha risposto con un breve post nelle ultime ore: “Roddick ha qualcosa da dire anche su Federer?“, il riferimento dell’australiano ad alcune dichiarazioni dell’ex fuoriclasse svizzero sulla vicenda “Sinner”. Dichiarazioni riportate dal Times nel settembre scorso e in cui sostanzialmente il 20-volte vincitore Slam riteneva che il n.1 del mondo avrebbe dovuto essere sospeso mentre il suo caso era in giudizio.

Nei fatti, però, Jannik si era avvalso della revoca della sospensione provvisoria avendo dimostrato nei 10 giorni a sua disposizione il fatto di essere risultato positivo in maniera accidentale. L’azzurro, infatti, aveva esercitato questo diritto in due occasioni, e in entrambe il suo ricorso è stato accolto nel pieno rispetto delle norme:

  • In via immediata, per il ricorso del 4 aprile;
  • In data 24 aprile, per il ricorso del 17 aprile.

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