Corse dei bus cancellate a Pavia, proteste dei cittadini
PAVIA. Ancora corse soppresse, altre saltate senza preavviso alcuno, autobus fantasma alla domenica e nei giorni di festa e ritardi. È lungo l’elenco dei disservizi stilato da chi utilizza i bus urbani che parla di “calvario quotidiano” e ricorda i soldi sborsati per biglietti e abbonamenti, chiedendo un servizio più efficiente.
«Nei giorni scorsi alcuni bus urbani da e per San Martino sono stati soppressi per buona parte della giornata. Sono dovuta andare a Pavia a piedi e, ad un certo punto, mi sono trovata costretta a fare l’autostop – fa sapere una signora di 70 anni -. È una situazione assurda che disincentiva l’utilizzo del mezzo pubblico e aumenta l’inquinamento». Domenica pomeriggio, fanno sapere alcuni cittadini, la corsa della linea 1 delle 18.44, castello direzione Mirabello, è saltata. «Dalle 17.47 alle 19.13 chi aveva necessità della linea 1 è rimasto senza autobus», dice una ragazza alla fermata di piazza Castello.
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Problemi alla linea 1 anche il giorno dell’Epifania. «Dovevo andare al policlinico San Matteo, dove è ricoverato mio marito, ma sono state soppresse le corse delle 9, delle 10.18 e delle 11.27 – racconta una signora -. Mi sono vista costretta a chiamare un taxi. Di fatto si lascia una parte di città, per l’intera mattina, scoperta da un servizio essenziale». «E poi c’è il problema che la linea 3 non passa più da corso Cavour, penalizzando soprattutto gli anziani che devono raggiungere piazza castello – dice un’altra signora -. Chi deve recarsi al San Matteo impiega circa un’ora. Si è preferito tappezzare le strade di dehors e lasciare che i mezzi del carico e scarico monopolizzino le strade a qualunque ora. In questo modo si spopola il centro».Stefania Prato