Woodbridge: “Sarà difficile per Alcaraz vincere uno Slam nel 2026. La rottura con Ferrero? Uno shock”
Tra pochi giorni si aprirà il sipario sulla stagione 2026. Qualche torneo minore, poi l’Australian Open. Il primo Slam dell’anno, in programma dal 18 gennaio al 1° febbraio per quanto riguarda i tabelloni principali, di recente ha intervistato per il proprio canale YouTube la leggenda Todd Woodbridge. Il 54enne australiano ha vinto sedici Slam in doppio – specialità nella quale ha ricoperto per molto tempo la prima posizione mondiale – e sei nel misto, oltre che due medaglie alle Olimpiadi (un oro nel 1996 e un argento nel 2000 nei tornei di doppio). Superati i problemi cardiaci e addentratosi principalmente nel panorama televisivo, Woodbridge in questa chiacchierata ha detto la sua su vari temi attuali riguardanti il tennis professionistico. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
D: Chi vincerà i titoli di singolare dell’Australian Open 2026?
Todd Woodbridge: “Amo questo periodo dell’anno perché è come se tutti noi dovessimo essere Nostradamus. Non si sa, però quello di cui siamo al corrente è come sono andati gli ultimi mesi. Non sappiamo chi ricomincerà l’anno con una condizione più fresca. Nel femminile dico Amanda Anisimova per la fiducia che si è costruita a partire dal 2025. Si è parlato molto di Wimbledon e della sua reazione allo US Open. Penso sia pronta e anche lei crede di poter iniziare l’anno molto bene. Aryna Sabalenka sarà difficile da battere, ma penso che Anisimova farà un ulteriore salto di qualità nel 2026”.
“Nel maschile io dico che Jannik Sinner vincerà il terzo titolo consecutivo. Lo dico per una ragione: lo shock della separazione tra Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero. Credo che sarà una delle questioni più importanti del 2026. Penso che per Carlos sarà difficile vincere uno Slam il prossimo anno. Sappiamo che è capace di vincerli. Ma questo cambiamento, a questo punto della sua carriera, lo trovo sconvolgente. Stiamo parlando di una delle migliori coppie allenatore-allievo che si siano mai viste. Stava continuando a migliorare. Sembra che ciò che è accaduto non sia stato scatenato a causa di un qualcosa tra loro due, ma per negoziazioni. Se si parla quindi di un po’ di soldi, o di programmazione… Secondo me avrebbero potuto continuare a costruire quest’incredibile carriera”.
“Penso che questo cambiamento, per Carlos, sarà difficile. Quando Ferrero non era con lui negli scorsi anni, Alcaraz non giocava così bene. Faticava, guardava negli spalti e non era così sicuro di sé stesso. Serviranno mesi perché si stabilizzi. In questo tempo magari lascerà ad altri alcune vittorie. Sarà un inizio di stagione affascinante e proprio per questo credo che Jannik avrà un vantaggio”.
D: Pensi che Alcaraz rimarrà solamente con Lopez o assumerà anche qualcun altro?
Todd Woodbridge: “Penso che al momento il team rimarrà così com’è ora. Con Juan Carlos Ferrero, Alcaraz aveva un ex numero 1 al mondo, vincitore Slam, che conosce lo stress, la pressione e i requisiti tecnici. La programmazione di Carlos è stata interessante. Ha giocato molto dopo lo US Open. Ci sono state tante esibizioni e da coach immagino che si pensi: ‘Ce n’è davvero bisogno?’. L’ultimo grande successo che manca è l’Australian Open, ma allo stesso tempo ci sono state anche altre forze e altri interessi che lo hanno allontanato da quella relazione. Nessuno che sostituirà Ferrero avrà la stessa conoscenza. Secondo me sarà quasi insostituibile”.
D: Cosa ne pensi invece delle possibilità di de Minaur?
Todd Woodbridge: “Se c’è un giocatore che può fare l’un per cento più degli altri concorrenti, quello è Alex de Minaur. Se una porta si aprirà, lui sarà lì. Arriva dall’anno migliore della sua carriera con molte caselle già spuntate. Nel corso degli anni quei due (Sinner e Alcaraz, ndr) non potranno raggiungere sempre le finali Slam. Qualcosa accadrà. Chi avrà lavorato e si farà trovare pronto riuscirà ad afferrare quelle occasioni”.