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PLAVE, oltre il fenomeno: l’idol group che riscrive le regole del K-pop contemporaneo

Nel K-pop che continua a ridefinire i propri confini senza perdere identità, i PLAVE sono tutto quello che si chiede di essere a un idol. Cantano, performano, costruiscono un immaginario coerente e una relazione emotiva con il fandom che risponde alle stesse regole – ferree e romantiche – dell’industria coreana. La loro presenza si misura nella precisione del gesto, nella solidità del suono, nella capacità di tenere insieme musica, racconto e visione. In altre parole: fanno K-pop come si deve.

I PLAVE funzionano come funzionano i gruppi che durano: perché l’identità collettiva è più forte della somma delle singole parti. Cinque membri, cinque personalità ben definite. Yejun, leader e centro emotivo; Noah, timbro riconoscibile e sensibilità melodica; Bamby, carisma e tensione performativa; Eunho, equilibrio e controllo; Hamin, il più giovane, ma già perfettamente inserito nella dinamica del gruppo. Una costruzione armonica, pensata e portata avanti con la stessa cura maniacale che da sempre distingue gli idol di nuova generazione.

Le uscite più recenti segnano una crescita evidente: suoni più maturi, una narrazione che si fa stratificata, un’estetica che accompagna la musica senza sovrastarla. Il riscontro del pubblico è costante, le performance dal vivo confermano una presenza scenica solida, capace di reggere il confronto con il mercato asiatico, dove nulla è concesso per scontato e tutto si gioca sulla credibilità.

In un’industria che vive di connessione, i PLAVE dimostrano che l’essenza dell’idol sta nella capacità di creare legame, continuità, attesa. Il K-pop non ha bisogno di spiegazioni: riconosce ciò che funziona e lo porta avanti.

Panorama ha parlato con loro.

Per chi vi scopre per la prima volta, potete presentarvi brevemente e raccontare quale ruolo sentite di incarnare naturalmente all’interno dei PLAVE?

YEJUN: Ciao, sono YEJUN, il leader dei PLAVE. Sono il main vocalist e mi occupo anche della produzione. Sono stato il primo a entrare nel team e, come leader, cerco di essere una presenza su cui i membri possano sempre contare con serenità.

NOAH: Ciao, sono NOAH, uno dei membri più grandi insieme a YEJUN. Sono anche io main vocalist e producer. Mi piace molto allenarmi, quindi mi assicuro sempre che i membri restino in salute fisicamente e assumano abbastanza proteine.

BAMBY: Ciao, sono BAMBY dei PLAVE. Sono il main dancer e mi occupo della creazione delle coreografie. Mi piace coltivare piante e ho una fantasia molto vivida. Nel gruppo amo portare nuove idee creative.

EUNHO: Ciao, sono EUNHO dei PLAVE. Sono il main rapper e anche producer. Sono quello più estroverso e socievole del gruppo, quindi spesso faccio da “mood maker”.

HAMIN: Ciao, sono HAMIN, il maknae dei PLAVE. Sono main dancer e partecipo alla produzione delle coreografie. Porto energia luminosa al gruppo e contribuisco al lavoro di squadra. Ho un buon istinto e durante le live riesco sempre a cogliere il momento giusto per intervenire.

PLBBUU è diventato un momento decisivo della vostra carriera, battendo i vostri record e segnando uno dei migliori debutti settimanali di sempre. Guardando a questo risultato, quale emozione prevale: orgoglio, pressione o responsabilità?

YEJUN: Provo sia responsabilità sia gratitudine. All’inizio questi risultati non sembravano reali. Poi ho pensato: “Così tante persone stavano aspettando la musica dei PLAVE”. È un pensiero che porta con sé entrambe le cose.

NOAH: La prima sensazione è stata la pressione, ma in senso positivo. Mi sono chiesto se saremmo stati capaci di mantenere questo livello e di fare un album ancora migliore. Poi ho deciso di trasformare la pressione in opportunità. Ora sono pieno di ambizione.

BAMBY: Per me è metà orgoglio e metà responsabilità. All’inizio vendere qualche migliaio di copie sembrava incredibile, oggi i risultati sono enormi. Ogni buona notizia ci motiva a crescere come artisti degni di questo posto.

EUNHO: Provo un grande orgoglio perché significa che le melodie, i testi e i rap su cui abbiamo lavorato notti intere sono arrivati a tante persone. La pressione c’è, ma mi motiva ancora di più.

HAMIN: La parola che mi è venuta in mente subito è responsabilità. Più cresce il successo, più senti il peso. Essendo molto coinvolto nella performance, sento ancora di più le aspettative e voglio davvero esserne all’altezza.

La collaborazione con Sanrio ha aggiunto un universo giocoso, ma la musica resta profonda e precisa. Come avete bilanciato storytelling concettuale e maturità musicale in PLBBUU?

YEJUN: Il concept era molto chiaro fin dall’inizio, quindi ci siamo concentrati su come mantenere al centro la sincerità musicale dei PLAVE. Volevamo qualcosa di tenero, ma non superficiale.

EUNHO: È un brano luminoso e immediato, ma abbiamo curato molto armonie e direzione vocale per trasmettere emozioni sottili come l’emozione e il batticuore.

BAMBY: La collaborazione ci ha permesso di esplorare l’immaginazione in modo più colorato. Anche la coreografia, con elementi come le Heelys, nasceva dal desiderio di evocare stupore e ricordi d’infanzia.

NOAH: Qualunque sia il concept, la musica deve reggere. Ci siamo concentrati molto sul mix e sul controllo del suono, ed è stato un processo molto soddisfacente.

Molti gruppi parlano di self-producing, ma per voi è un’identità. Cosa significa possedere creativamente il vostro lavoro?

YEJUN: È il modo per dimostrare chi siamo. Crediamo che nessuno conosca i PLAVE meglio dei PLAVE.

NOAH: Scrivere, riscrivere e costruire insieme è il nostro modo di chiederci se stiamo davvero raccontando la nostra storia.

BAMBY: Avere autorità creativa è una grande fortuna. La responsabilità è forte, ma ciò che creiamo ci appartiene davvero.

EUNHO: Voglio sempre salire sul palco con sicurezza e dare il meglio. Il self-producing nasce da questo desiderio.

HAMIN: Mi ha fatto crescere molto come artista. Ogni progetto ci costringe a scavare a fondo in ciò che vogliamo esprimere.

Ogni nuova era amplia il vostro universo narrativo. Qual è l’elemento guida quando costruite emozioni che risuonano così tanto con i fan?

YEJUN: L’onestà. Ogni momento deve essere collegato ai nostri sentimenti reali.

NOAH: Anche quando mostriamo nuovi lati, cerchiamo sempre autenticità.

BAMBY: Spesso immagino i fan durante le prove e penso a come vorrei comunicare con loro.

EUNHO: Alla base c’è il rispetto sincero per ogni fan.

HAMIN: La condivisione quotidiana, anche nei piccoli dettagli, costruisce la connessione.

Avete dominato sia il digitale sia il fisico. Pensate che la definizione di successo nel K-pop stia cambiando?

NOAH: Credo conti sempre di più come crei e che significato dai al tuo lavoro.

YEJUN: Oggi non contano solo i numeri visibili, ma anche elementi meno tangibili.

HAMIN: Il K-pop è diventato una cultura basata sulla connessione emotiva.

EUNHO: Restare fedeli alla propria identità è fondamentale, anche se il successo non arriva subito.

BAMBY: Ognuno scrive la propria storia di successo. Ed è bellissimo vedere il K-pop evolvere così.

Il concerto storico a Seoul: quando avete capito che era qualcosa di più grande di voi?

YEJUN: Poco prima di salire sul palco, guardando i posti vuoti e immaginandoli pieni.

NOAH: Durante le prove, realizzando dove mi trovavo davvero.

BAMBY: Quando ho visto l’immensità del pubblico e sentito le urla.

EUNHO: Sapere di essere su palchi iconici grazie ai fan è stato emozionante.

HAMIN: Durante il busking speciale al Gocheok Sky Dome, cantando da solo davanti a tutti.

Qual è stata la sfida più grande nel portare l’energia live su scala da stadio?

BAMBY: Far sentire i fan parte del palco con noi.

NOAH: Dare priorità assoluta al suono e all’energia della band dal vivo.

YEJUN: Curare ritmo e struttura come un’esperienza completa.

EUNHO: Partire dalle basi, dando il massimo in ogni dettaglio.

HAMIN: Mostrare quanto ci divertiamo davvero sul palco.

Ci sono segnali creativi ricorrenti che collegano le varie ere dei PLAVE?

YEJUN: La storyline di ASTERUM ci permette di superare i limiti della realtà.

NOAH: Il nostro nome unisce “play” e “rêve”: sogno e gioco. Tutto è connesso, come un sogno aperto.

Avete infranto record in Corea, Giappone e a livello globale. In che modo il riconoscimento internazionale influenza il vostro percorso artistico?

BAMBY: Pensare che emozioni e musica possano superare i confini è commovente e ci spinge a essere ancora più sinceri.

EUNHO: Dopo i brani in inglese e giapponese, vedere le reazioni dei fan ci ha motivato a comunicare ancora di più con il pubblico internazionale.

Guardando al futuro del K-pop, cosa sperate che l’esperienza dei PLAVE possa lasciare come eredità?

HAMIN: Spero che possiamo diventare un nuovo tipo di riferimento. La tecnologia cambia, ma sincerità e storytelling restano.

Per chiudere: se doveste definirvi con una sola parola, quale sarebbe e perché?

YEJUN: Oceano. Un luogo di riposo e accoglienza per i membri e per PLLI.

NOAH: Ricordi. Vorrei che le nostre performance restassero nella memoria delle persone.

BAMBY: Sogno. Amo immaginare e rendere reali le visioni.

EUNHO: Fiamma. Voglio vivere tutto con intensità e senza rimpianti.

HAMIN: Respiro. Invisibile ma essenziale, sempre presente sotto la superficie.

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