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“Io sto con Hannoun”, il delirante post di un consigliere comunale tunisino di sinistra. FdI: “Revocargli le deleghe”

Un consigliere comunale tunisino imbarazza la sinistra per un post in cui dichiara di stare apertamente dalla parte di Hammoun, il palestinese arrestato con l’accusa di avere finanziato l’organizzazione terroristica Hamas. E FdI reagisce (giustamente) duramente.

Le parole del consigliere comunale

Come riporta Il Giornale, il post sui canali social del consigliere fa venire i brividi: “lo, Alaeddine Kaabouristo con Mohammad Hannoun. Sto con lui e con tutte le persone arrestate sabato 27 dicembre 2025 in una nuova operazione repressiva condotta da polizia e guardia di finanza sotto la regia del governo Meloni e del ministro Piantedosi. Ancora una volta, in Italia, la solidarietà al popolo palestinese viene trattata come un crimine“. Così si legge nel post pubblicato dal consigliere delegato ai giovani nell’amministrazione di centrosinistra del Comune di Thiene, schieratosi apertamente con il presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia.

FdI: “Revocargli la delega”

“Le dichiarazioni di Alaeddine Kaabouri , consigliere comunale di maggioranza di Thiene, che esprime solidarietà a Mohammad Hannoun, persona arrestata con l’accusa di aver finanziato Hamas, sono gravissime e incompatibili con qualsiasi incarico istituzionale”. Lo afferma Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia. “Non si tratta di libertà di opinione – prosegue – ma di una presa di posizione che delegittima un’operazione antiterrorismo e il lavoro delle forze dell’ordine, arrivando a presentarlo come repressione politica”. Nella sua città non può esserci alcuna ambiguità, nemmeno simbolica, verso chi è accusato di sostenere mondi che minacciano la nostra sicurezza ei nostri valori. Le istituzioni devono essere un presidio di chiarezza – conclude Donazzan -. Il terrorismo va contrastato senza ambiguità”.

Le affermazioni pubbliche diffuse sui social da Alaeddine Kaabouri , consigliere comunale di maggioranza del comune di Thiene, per di più delegato alle politiche giovanili, sono gravissime e inaccettabili per chi ricopre un ruolo istituzionale“, ribadisce Silvio Giovine, deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, commentando il post in cui l’amministratore locale esprime solidarietà a Mohammad Hannoun. “Colpisce in particolare- prosegue Giovine– che nel post si arriva a scrivere testualmente che ‘in Italia la solidarietà al popolo palestinese viene trattata come un crimine’ ea definire l’operazione delle forze dell’ordine come ‘repressione politica’. 

Il silenzio della sinistra

Anche su questo episodio la sinistra tace. Nessun commento di dissociazione da parte del comune di Thiene. Né dal sindaco, né da altri esponenti politici.

 

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