«Mio padre è stato una vittima, come il piccolo Ermanno Lavorini»: Alessandro Meciani racconta la sua battaglia per la verità
Nel 1969 Adolfo Meciani fu accusato - ingiustamente - dell’omicidio del piccolo Ermanno Lavorini. Finì in carcere, subì la gogna pubblica e morì suicida. Oggi suo figlio Alessandro, assessore al Turismo di Viareggio, vuole ribadire: «Sono rimasto in questa città per difendere il suo nome. Mio padre non c’entra nulla: era una vittima, non un colpevole». Tra dolore privato e riscatto pubblico, nella città che un tempo ha additato la sua famiglia