Richard Romagnoli: «Viviamo oltre il limite di tolleranza del nostro cervello. È come un ascensore progettato per sei persone in cui ne entrano quindici: prima o poi va in crash. Il silenzio ci permette di tornare lucidi»
Tra notifiche incessanti, aspettative natalizie e relazioni che chiedono attenzione, il silenzio è diventato un lusso che spaventa. Il coach Richard Romagnoli racconta perché fermarsi è una necessità biologica ed emotiva, e come ritrovare nella quotidianità – anche durante le feste – uno spazio di quiete capace di rigenerare mente, corpo e relazioni