Giorgia Meloni: "I dati sul lavoro sono positivi, Elon Musk non è un pericolo per la democrazia"

13:43

"Il taglio del cuneo fiscale è già cominciato, risorse permettendo, quest'anno un'attenzione particolare sarà dato al ceto medio", sul ruolo del Presidente Mattarella, Meloni esprime "piena stima e fiducia".

Sulla Libia: "l'Italia è molto attiva sia sul fronte diplomatico che del monitoraggio. E' ragionevole ritenere che la flotta russa del Mediterraneo possa stabilirsi in Cirenaica. La stabilizzazione della Libia è un problema importante per il nostro Paese. La presenza russa in Africa è un problema che pongo da due anni ai nostri partner. Il fianco sud dell'alleanza va monitorato."

Tornando alla vicenda di Cecilia Sala, Meloni dice che "si dovrebbe ragionare insieme per proteggere meglio i giornalisti che vanno in giro per il mondo a fare il loro lavoro. Strumenti, regole d'ingaggio, e altre misure per rendere il lavoro del giornalismo più sicuro".

13:29

Sul calo della produzione industriale, che prosegue ininterrotto da due anni, la premier dice "di aver già dato segnali importanti. Il governo deve creare giusti presupposti per le industrie, l'Ires premiale è l'ultimo di questi segnali, ma è solo uno. Transizione 5.0, i 12 miliardi liberati dal Pnrr, le deduzioni sulle assunzioni. Noi siamo per la prima volta quest'anno il quarto Paese esportatore al mondo (considerando la sola manifattura). Serve strategia, contesto e incentivi".

13:15

Sul fronte del lavoro la premier afferma "i dati sono molto positivi, anche per la qualità del lavoro. E' vero che da un lato abbiamo molti giovani che non trovano lavoro, dall'altro ci sono molte aziende che non trovano lavoratori, occorre far coincidere la domanda e l'offerta. Continueremo a focalizzarci su salari e assunzioni".

Continuano le domande su Elon Musk e le ingerenze politiche, Meloni reitera quanto già detto, aggiungendo che "Su X tutti possono dire quello che vogliono, prima non era così". "sui social media sono stata additata con gli epiteti più brutti, se Musk ora fa certi commenti non se ne può fare un caso. Qui ci sono due pesi e due misure, la questione andava posta prima".

Interrogata sulla norma anti-Renzi, Meloni dice che questa è stata un'iniziativa parlamentare "che condivido, prendere soldi da Paesi stranieri mentre si occupano cariche pubbliche in Italia mi sembra scorretto. Renzi dice che non è l'unico, vero, la differenza è che tutti gli altri hanno prima lasciato il Parlamento. Quello che lui fa coinvolge l'Italia. Puoi lavorare per soggetti esteri, non mentre siedi in Parlamento".

12:54

Sulla separazione delle carriere dei giudici: "penso che possa rafforzare la terzietà dei giudici, in ogni caso mi stupisce sempre il tono apocalittico con cui risponde si risponde ad ogni tentativo di riformare la Giustizia. Questo comportamento non aiuta neanche la Magistratura stessa, che dovrebbe contribuire".

Sul tema degli accoltellamenti di capodanno occorsi a Rimini, che hanno portato il Maresciallo Masini ha uccidere il criminale, Meloni dice di aver chiesto "di poter conferire al Maresciallo un riconoscimento per aver svolto il suo lavoro, un approfondimento sulle norme ora vigenti che portano all'iscrizione automatica ne registro degli indagati credo vada fatto".

12:44

Su ius scholae e ius culturae Meloni dice che "sono convinta che la legge italiana sulla cittadinanza sia ottima, siamo uno dei Paesi europei che concede più cittadinanze, in particolare ai minori. Un tema che va affrontato è quale sia il tempo di ottenimento della cittadinanza una volta che ne si ha il diritto, questo è un segnale che va dato".

Ennesima domanda su Trump, questa volta sui dazi e spese di difesa: "I dazi per noi sarebbero un problema, ma non è una novità che l'America ponga il problema del disavanzo commerciale. Ne parleremo con i partner americani, penso che una soluzione si possa trovare".

12:30

Tornando a Elon Musk e alla sua maggiore partecipazione politica, specialmente appoggiando partiti di destra, Meloni dice che "Elon Musk esprime le sue posizioni. Se mi si dice che è un pericolo per la democrazia allora io segnalo che lui non è il primo. Di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni, spesso contro di me, ce ne sono molto. Il problema sta se queste persone facoltose finanziano organizzazioni e partiti in giro per il mondo, come ad esempio George Soros, questa è un'ingerenza nei confronti degli Stati nazionali. Il problema è dunque che Elon Musk non è di sinistra? Quella di Soros era filantropia, le opinioni di Musk invece un pericolo per la democrazia. Serve onestà intellettuale".

Interrogata sul suo viaggio in Florida, la premier ha sottolineato che "ho avuto ottimi rapporti anche con l'amministrazione democratica, durante l'incontro di Mar-a-Lago abbiamo parlato solo in linea generale, dal 20 gennaio entreremo nei dettagli dei dossier. Ho ricevuto l'invito all'insediamento di Donald Trump, se riesco parteciperò".

Sul piano Mattei: "l'iniziativa sta raccogliendo sempre maggiore consenso internazionale. Il piano è concreto, i progetti sono stati già avviati con i partner africani. Le sfide sono internazionalizzare e de-europeizzare il piano, occorre mettere in relazione il nostro piano con quello europeo e del G7. Altra sfida è ampliare il piano Mattei: Angola, Mauretania, Senegal e Tanzania sono partner con cui interloquiremo a riguardo".

12:14

Interrogata da un giornalista russo in merito all'adesione dell'Ucraina alla Nato senza i territori occupati dalla Russia, la premier si è detta "convinta che ciò che andrà bene all'Ucraina andrà bene all'Italia, senza garanzie di sicurezza non ci sarà pace. Le condizioni per una pace giusta dovranno essere discusse e accettate dall'Ucraina". Per quanto riguarda l'ipotetica fine del supporto militare a Kiev ad opera di Donald Trump, Meloni ha asserito che "non prevedo un disimpegno degli Usa, Trump parla di stabilire la pace tramite la forza. L'unico modo per costringere la Russia a sedersi al tavolo delle trattative è continuare a fornire supporto a Kiev, l'operazione militare doveva durare tre giorni, fra un mese saranno tre anni. Occorre dosare forza e diplomazia".

12:01

Interrogata sulle ultime dichiarazioni di Trump, la premier ha detto: "Su Groenlandia e Panama mi sento di escludere che gli Stati Uniti si metteranno ad annettere territori stranieri. Penso che le dichiarazioni di Trump siano messaggi ai rivali globali, non dichiarazioni ostili nei confronti di quei Paesi. In questi territori abbiamo visto un sempre maggiore protagonismo cinese. Credo che le dichiarazioni di Trump possano rientrare nel dibattito tra grandi potenze".

Tornando ai centri in Albania, Meloni si dice convinta che "la maggioranza dei Paesi europei segue la linea italiana. Mi preoccupa se in Italia non si dia ascolto alla sentenza della Cassazione. Mi sembra che ci sia un tentativo di disapplicare i provvedimenti del governo per ragioni politiche".

11:52

Sul premierato, Meloni ha sottolineato che l'intento è di "andare avanti con le riforme con decisione, la riforma sul premierato è costituzionale, pertanto richiede tempo. La riforma della giustizia è al vaglio del Senato, vorrei arrivare alle prossime elezioni con la nuova riforma del premierato già attuata, se così non dovesse essere ci si interrogherà se l'attuale legge elettorale sia la migliore".

Sui centri in Albania, Meloni commenta la sentenza della Cassazione, affermando che "la sentenza della cassazione mi sembra dia ragione al governo, per quanto ci riguarda i centri in Albania sono pronti per essere operativi, poi attualmente gli sbarchi sono quasi nulli, ma in ogni caso i centri sono pronti e potenzialmente operativi".

11:42

"Sull'accordo con SpaceX sono state dette tante cose false, la mia stella polare è l'interesse nazionale. Non ho mai parlato con Elon Musk di queste vicende. SpaceX ha presentato all'Italia una tecnologia di comunicazione sicura con le nostre sedi diplomatiche e missioni militari. Sono interlocuzioni che abbiamo con decine di altre aziende per gli argomenti più disparati. Il dilemma è che non ci sono alternative valide pubbliche. Lo stesso problema lo avevamo con i Data center, abbiamo utilizzato Microsoft, ma nessuno si è lamentato, il problema sono quindi le idee di Elon Musk?".

Sulle dimissioni di Elisabetta Belloni, direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, la premier ha esordito ringraziando "l'ambasciatrice per il suo lavoro, è un funzionario capace e di lungo corso, la mia stima per lei è assolutamente inalterata. Spero che le mie e le sue dichiarazioni possano contribuire a spegnere questa querelle, il suo successore sarà Vittorio Rizzi, vicedirettore di Aisi".

11:31

Interrogata sulla liberazione di Cecilia Sala, Giorgia Meloni: "Ieri è stata una bella giornata, per il Paese e anche per me, è stata la gioia più grande degli ultimi due anni. E' stato un lavoro di triangolazione complesso, non direi che c'è stato un momento di svolta preciso. Per quanto riguarda Abedini, il caso è al vaglio tecnico e politico del Ministero della giustizia, ovviamente bisogna parlarne anche con i nostri amici americani, il lavoro è ancora molto complesso, penso che si debba discutere ancora nelle sedi competenti".

11:20

Giorgia Meloni, nel suo discorso introduttivo, si è difesa dagli attacchi a lei mossi sulla sua presunta reticenza a rispondere alle domande dei giornalisti, secondo un calcolo da lei commissionato ha risposto a 350 domande, praticamente una al giorno.

10:50

Alla conferenza stampa, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione Stampa Parlamentare, parteciperanno 82 ospiti istituzionali, tra cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio. L’evento si svolgerà nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera e segue una tradizione consolidata, che prevedeva in passato la partecipazione del presidente del Consiglio per fare il punto sull’anno appena trascorso e tracciare le prospettive per quello nuovo, solitamente a dicembre, prima o dopo Natale. Tuttavia, per il secondo anno consecutivo, la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni si tiene a gennaio: lo scorso anno fu posticipata al 4 gennaio per ragioni di salute, mentre quest’anno è stata programmata direttamente per il 9 gennaio. Curiosamente, la data coincide con l’entusiasmo suscitato dalla recente liberazione della giornalista Cecilia Sala.

Saranno inoltre presenti i vertici degli organismi di categoria, tra cui Fnsi, Inpgi, Casagit Salute, Fondazione Casagit, Fondo Complementare Giornalisti, Ucsi e il presidente dell’Associazione Stampa Estera Maarten van Aalderen.

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