Germania, il Viminale rafforza i controlli sul Natale: “Nessun allarme specifico, è prevenzione”

Prima il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, poi la riunione presieduta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con tutti i vertici delle forze di polizia. Il Viminale si muove dopo l’attentato di Magdeburgo, in Germania, con analisi e misure volte a rafforzare la sicurezza, specie per quanto riguarda i controlli agli eventi connessi al Natale e al Giubileo. Allo stato attuale, è trapelato, non sono emersi elementi specifici di allarme sul pericolo di organizzazione di azioni ostili nel nostro Paese e, dunque, le azioni messe in campo hanno una natura esclusivamente preventiva e precauzionale, anche rispetto al rischio di possibili azioni di “lupi solitari”.

Meloni: “Solidarietà al popolo tedesco, dobbiamo garantire la sicurezza dei nostri cittadini”

“Non è la prima volta che accade sotto Natale. Non posso non partire dal dare la mia massima solidarietà all’intero popolo tedesco. È un tema col quale ci confrontiamo da anni”, ha detto il premier Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine del vertice Nord-Sud di Saariselkä in Finlandia. “Dobbiamo essere attenti a come gestiamo le nostre politiche anche per come riusciamo a garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Quindi, anche questa – ha sottolineato – è una materia che riguarda la questione della sicurezza”. Solidarietà al popolo tedesco è stata espressa da tutto il governo e dalle forze politiche. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio inviato al suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier sottolineando che “la Germania, unita all’Italia da indissolubili vincoli di amicizia e solidarietà, può contare sul nostro più convinto impegno tanto nel fermo e determinato contrasto al terrorismo quanto nel sostenere insieme le ragioni della libera e pacifica convivenza, elemento fondamentale e irrinunciabile della comune identità europea”.

Il vertice al Viminale: più controlli agli eventi di Natale e del Giubileo

Nel vertice tra Piantedosi e le forze dell’ordine, dopo l’analisi del quadro emerso da una prima ricostruzione dell’attentato, considerato ancora di “difficile lettura”, è stato affrontato in particolare il rischio di possibili gesti di emulazione da parte eventuali singoli lupi solitari. Il ministro ha richiamato l’attenzione a tutti i livelli e sull’intero territorio nazionale sulla necessità di rafforzare le attività di presidio e di prevenzione in occasione di iniziative di piazza, in particolare quelle a sfondo religioso e gli eventi del Giubileo, anche con l’utilizzo di dissuasori e presidi mobili a difesa delle aree interessate dalle manifestazioni. Un’attenzione che, ha chiarito, va rivolta non solo alle grandi città, ma anche ai piccoli e medi centri.

Piantedosi: “Nessun allarme specifico, è prevenzione”

Si tratta di interventi preventivi, ai quali si aggiunge anche la raccomandazione di intensificare ulteriormente le attività di analisi e monitoraggio in tutti gli ambienti, in particolare in quelli in cui emergono forme di radicalizzazione, per individuare in tempo i soggetti potenzialmente pericolosi. L’obiettivo del Viminale è intercettare i segnali di allarme in modo da allontanare tempestivamente dal territorio nazionale i potenziali terroristi. Non si arretra dunque, anzi si percorre con ancora più decisione la strada delle espulsioni, che nel 2024 ha già portato a 82 rimpatri.

La circolare: “Rafforzare immediatamente la vigilanza”

Una circolare ha già diffuso a prefetture e questure le indicazioni del vertice, tra le quali l’indicazione di ”rafforzare con effetto immediato” i servizi di vigilanza e controllo nei mercatini e nei villaggi di Natale e nelle aree turistiche ”maggiormente attrattive”. Il 10 dicembre scorso era stata già emanata un’altra circolare in cui si raccomandava, in vista dell’inizio del Giubileo previsto per il 24 dicembre e alla luce del conflitto israelo-palestinese, la massima attenzione agli obiettivi sensibili e alle stazioni e agli aeroporti. Le misure di sicurezza in Italia sono ai massimi livelli di allerta dopo il 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco di Hamas in Israele.

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