Invitava a compiere attentati terroristici via social: arrestato in Francia un influencer algerino
Le forze di sicurezza francesi hanno arrestato l’influencer algerino Zazou Youcef, che incitava la propria comunità a compiere attentati terroristici. Il personaggio pubblico spronava i suoi connazionali a commettere crimini contro coloro che avrebbero protestato verso il governo algerino, presieduto da Abdelmayid Tebune. Secondo quanto riportato dal ministro dell’Interno francese, Bruno Retailleau, la cattura dell’uomo è avvenuta nella località di Brest nella regione della Bretagna.
«Dovrà rispondere alla giustizia delle sue azioni», ha chiarito il titolare del dicastero. Che ha poi ringraziato gli autori dell’arresto e i giudici per il loro impegno nella vicenda. «Non lasceremo passare nulla», ha aggiunto Retailleau. Mentre il governo ha chiesto che i video registrati dall’uomo e trasmessi sui social nel giorni scorsi. Youcef contava circa 400mila follower su Tik tok, e aveva già ricevuto l’espulsione dalla Francia lo scorso aprile, secondo quanto riporta Le Figaro.
Arrestato in Francia l’influencer algerino: simulava decapitazioni e minacciava stupri
L’influencer arrestato aizzava le persone attraverso i social al linciaggio dei dissidenti, utilizzando frasi d’effetto come: «Sparategli, li seppelliremo con gli ebrei». Youcef parlava apertamente di guerra nel suo account e simulando la decapitazione dei suoi nemici, minacciava: «Al minimo passo falso, sc…eremo le vostre madri». La questione dell’arresto di Zazou rischierebbe di aprire un nuovo caso diplomatico con l’Algeria, dopo l’arresto dello scrittore dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal ad Algeri, mentre tornava dalla Francia: l’autore aveva fatto alcune controverse affermazioni sul colonialismo.
Il governo francese «è molto preoccupato»
Un portavoce del ministero degli Esteri francese ha spiegato che il governo è «molto preoccupato». E che proteggerà «senza sosta la libertà di opinione e di espressione». Sul caso dello scrittore franco algerino, il funzionario ha assicurato che «i servizi dello Stato sono pienamente mobilitati per monitorare la situazione del nostro connazionale, affinché possa beneficiare della tutela consolare che gli spetta in quanto cittadino francese».
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