Todde dichiarata decaduta, terremoto in Sardegna. La governatrice: “Impugnerò l’atto”
Terremoto alla Regione Sardegna e tegola per il M5S. Il 2025 si apre con una mazzata per la presidente Alessandra Todde per la quale si profila la decadenza. L’analisi delle spese per la campagna elettorale avrebbero fatto emergere delle irregolarità nella rendicontazione. Le verifiche effettuate dal Collegio regionale di garanzia elettorale, che ha sede nella Corte d’Appello di Cagliari, hanno portato alla dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliera regionale. “Impugnerò nelle sedi opportune, totale fiducia in magistratura – commenta l’esponente M5s -. Continua il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo”.
Sardegna nel caos, la governatrice Toddde dichiarata decaduta
A cascata questa decisione avrebbe ripercussioni sull’incarico da presidente della Regione e si arriverebbe allo scioglimento del Consiglio regionale col ritorno al voto. Dalla Corte d’Appello è partita un’ingiunzione al Consiglio regionale a cui spetta decidere sulla decadenza. “La notifica della corte d’appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune – annuncia Alessandra Todde -. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro”.
Todde decaduta, Cappellacci: “Dilettanti allo sbaraglio, non è un novità”
Il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci ha commentato così la vicenda: “Non conosco ancora nel dettaglio la decisione, quindi è presto per formulare giudizi – commenta all’Adnkronos il parlamentare azzurro ed ex presidente della Regione -. Sembrerebbero però inadempienze molto gravi nella rendicontazione. Se così fosse, si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio e questa di per sé non sarebbe una novità”.
Piga (FdI): “Se Todde ha barato con le spese elettorali è giusto andare al voto”
“Se la presidente Todde ha barato con le spese elettorali è giusto riandare al voto”, ragiona il vicecapogruppo Fdi in Consiglio regionale, Fausto Piga. “Le elezioni si possono vincere o perdere – commenta -, ma le regole vanno sempre rispettate”. Sulla stessa lunghezza d’onda Michele Pais, commissario della Lega in Sardegna: “Le regole vanno rispettate- dice ascoltato dall’Adnkronos. . I rispetto per i cittadini sardi viene prima dell’interesse politico della sinistra. Il consiglio regionale non penso possa opporsi, votando in senso opposto al rispetto delle regole”.
Pagina imbarazzante per grillini e sinistra
Doveva rappresentare lo “squillo di tromba” che avrebbe dovuto travolgere l’Italia come un’onda inarrestabile. Fu una vittoria di misura (tremila voti in più di Alessandra Todde rispetto a Paolo Truzzu) quella ottenuta in Sardegna dal “campo largo” che poi si sarebbe dileguato. Eppure tutti a sinistra speravano nell’effetto Sardegna per rivoluzionare le sorti della politica italiana a livello nazionale e dare una spallata al centrodestra. Il sodalizio Pd- M5s era rappresentato come la chiave di volta. Si sarebbe poi votato in Abruzzo e l’effetto-Todde era evocato come una formula magica. Poi non funzionò. Ora il brutto inciampo che – al netto delle decisioni del Consiglio regionale – è una pagina imbarazzante per i grillini giustizialisti e per il Pd.
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