“Siamo nell’anno musulmano 1449”: lo sfregio degli stranieri all’Italia (video). Milano fuori controllo
Il “Capodanno islamico” in Piazza Duomo grida vendetta e lo sconcerto non passa. Festeggiare il Nuovo Anno nel peggiore dei modi – insultando l’Italia e i poliziotti con urla sguaiate che hanno fatto il grido del web- indigna e preoccupa. Gli immigrati, giovani di seconda generazione, che esprimono livore e odio verso chi li ospita scuote enormemente la politica e non solo. Nei video – uno dei quali postato dal ministro Salvini- si vede un ragazzo che intervista alcuni giovani musulmani e chiede, tra un grido ad Allah e l’altro: “Noi musulmani dobbiamo festeggiare il capodanno oggi o no? No, noi non siamo nel 2025, siamo nell’anno musulmano 1449 e non dobbiamo festeggiare”. L’intervistatore prova ad obiettare e chiede: “Perché ci sono più musulmani che cristiani qui in Duomo?”. Ma il ragazzo non ne vuole sapere: “Ti devo dire la storia del Corano?”. Un video choc. Siamo ben lontano da ogni barlume di volontà di integrazione. Lontani anni luci.
Giovani islamici e i “vaffa all’Italia”: De Corato: “Chi controlla la situazione?”
“Scene vergognose” commenta Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano. Una città abbandonata a se stessa. “Bisogna presidiare le zone da cui arrivano questi ‘maranza’ – dice all’AdnKronos -. La maggior parte erano arabi: il problema è che arrivano da zone ben chiare, come San Siro, Corvetto, via Padova. Lì bisognerebbe adeguare i servizi di prevenzione da parte della questura; perché è da lì che arrivano le persone che poi si riversano in piazza del Duomo, con o senza concerto dell’ultimo dell’anno. Anche se non fai il concerto arrivano comunque dalle periferie. Lì chi controlla la situazione? Nessuno. Possono fare quello che vogliono”.
Milano, Elenoire Casalegno: “Ho avvertito ripugnanza verso il mio Paese”
Elenoire Casalegno, conduttrice televisiva, è affranta: “Le immagini che tutti quanti noi abbiamo visto fanno male. La notte di Capodanno deve essere per tutti un momento di festa, gioia, allegria. Invece, ho visto il ritratto dell’odio, dell’intolleranza, la fame di voler offendere, screditare”. Il dito medio rivolto all’Italia brucia. “Ciò che mi fa ancor più male – sottolinea all’Adnkronos – è riscontrare in quei volti giovani uomini. Ragazzi che non hanno alcun desiderio di integrarsi; di far parte della nostra società, del nostro sistema. In un’epoca in cui non si fa altro che parlare di inclusività, quella notte abbiamo assistito atteggiamenti disgreganti, volgari e oltraggiosi. Ciò che so, è ciò che mi hanno insegnato i miei genitori: il rispetto. Quella notte, e non solo quella, ho avvertito avversione, ripugnanza verso il mio Paese”.
Milano, informativa della polizia
Un’informativa della polizia sui fatti avvenuti la notte di capodanno in piazza Duomo, a Milano, è pervenuta negli uffici del procuratore capo del capoluogo lombardo, Marcello Viola. Ora la relazione dovrà essere valutato per capire come trattare la vicenda.
Albertini: “La sinistra ha tollerato il clima anti polizia”
Nei commenti social sotto i video i comementi parlano chiaro. C’è una grande ondata d’indignazione dei cittadini. C’è chi commenta: “Tutto questo a causa del falso buonismo della sinistra!”. L’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, uno dei migliori che i milanesi ricordino afferma: «Sono ragazzi senza valori, senza educazione, che si divertono a dileggiare l’Italia e le forze dell’ordine. Legittimati dal clima anti-polizia cui la sinistra, ieri come oggi, fa da sponda favorendo un certo ribellismo. Hanno persino negato l’Ambrogino d’Oro (massima onorificenza milanese, ndr) al vice-ispettore accoltellato da un clandestino…». E’ l’incipit di una bella intervista a Libero. “E’ indubbio che c’è un potenziale eversivo in questa realtà che vive in Italia e non si è integrata in modo adeguato. C’è un numero sempre crescente di immigrati e una componente clandestina non regolarizzata ma accettata. Non hanno un lavoro in molti casi o lo hanno nell’illegalità, dallo spaccio di droga ai furti”.
“Bene sta facendo Meloni con i centri in Albania”
Si tratta di statistiche, aggiunge Albertini: “Conosciute ma occultate per non generare allarme sociale”. Ma, osserva, “il 40% dei reati predatori è compiuto da meno del 2% della popolazione ed è quella degli extracomunitari”. Tutti elementi “che fanno riflettere sulla pericolosità sociale, anche perché questa immigrazione clandestina cresce nel tempo”. Secondo Albertini “bene sta facendo il governo Meloni con i centri in Albania”. Questi centri, “non hanno preso ancora la dimensione operativa – rimarca -: ma sono tutti comportamenti che dovrebbero ridurre, cosa che sicuramente avviene, questo afflusso ormai insopportabile dal punto di vista della sicurezza pubblica”.
Boldi: “Gli stanieri devono adattarsi al nostro Paese”
Politica e personalità del mondo dello spettacolo si uniscono nell’indignazione. Un altro milanese doc come Massimo Boldi stigmatizza rischi, pericoli e malaffare, anche se difficilmente lascerà mai la sua città: “in fondo io sto bene dove sono. Perché quando quella è la tua casa, te la sei costruita, te la sei goduta, l’hai fatta con tanti sacrifici, hai il mutuo, non è giusto abbandonarla anche se ora è in difficoltà”. A parlare con l’Adnkronos è l’attore, nato a Luino, ma residente a Milano da tanti anni: “Certo, il rischio è aumentato e sono d’accordo a mantenere l’ordine”, spiega Boldi. E sul video commenta: “Gli extracomunitari devono essere trattati bene e non ci devono essere disuguaglianze. Ma devono adattarsi al nostro Paese e alle sue regole, soprattutto alla religione. Sei a casa mia, devi adattarti alle regole”.
Giovani stanieri indentificati per fatti di Piazza Duomo
Sono intanto una decina circa i giovani identificati per gli insulti contro le forze dell’ordine e lo Stato italiano durante i festeggiamenti di Capodanno in piazza Duomo, a Milano. Si tratta di alcuni dei ragazzi che appaiono nei video diventati virali sui social network. A quanto si apprende, alcuni di loro erano stati identificati la stessa sera di Capodanno, durante i controlli effettuati a seguito dell’istituzione delle cosiddette ‘zone rosse’, altri invece sono stati individuati nelle ultime ore. Gli investigatori sono tuttora al lavoro per individuare eventuali altri responsabili.
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