Meloni da Trump, missione: liberare Cecilia Sala. Il presidente: “Giorgia s’è presa l’Europa” (video)
Visita lampo di Giorgia Meloni negli Stati Uniti per un faccia a faccia con Donald Trump, con un obiettivo prioritario: chiedere aiuto agli Usa per riportare a casa Cecilia Sala. La premier è giunta a Mar-a-Lago in Florida sabato sera per far visita al presidente eletto e nelle prime ore della mattinata di domenica era già di ritorno nella Capitale dopo aver “spinto”, come rivelato dal New York Times, sul caso Sala, il vero “motore” della visita lampo, tenuta super segreta fino all’atterraggio a Washington della premier. Di una missione in Florida in effetti si parlava da qualche giorno, una volta emerso che la Meloni non sarebbe andata negli Usa per l’insediamento alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio, ma la tempistica è stata poi dettata dagli ultimi sviluppi di quella che il “Wall Street Journal” ha definito la “guerra ombra tra Stati Uniti e Iran in cui è rimasta coinvolta l’Italia”. Già nella notte, il New York Times aveva citato una fonte al corrente dell’incontro secondo cui la premier avrebbe “fatto pressioni in modo aggressivo” per parlare della questione.
Trump: “Giorgia una donna fantastica, ha conquistato l’Europa”
L’incontro informale, durato quattro ore, si è svolto durante una cena avvenuta tra i due leader pochi giorni prima del viaggio del presidente Joe Biden a Roma per una visita ufficiale in Italia e in Vaticano dal 9 al 12 gennaio. Alla serata hanno partecipato anche il senatore Marco Rubio, nominato da Trump come prossimo Segretario di Stato, e l’imprenditore texano Tilman Fertitta nominato da Trump come futuro ambasciatore in Italia. Ad accompagnare Meloni, c’era l’ambasciatrice d’Italia a Washington Mariangela Zappia.
“L’incontro di questa notte tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rappresenta un momento di alto rilievo diplomatico e conferma il ruolo dell’Italia come protagonista principale nello scenario internazionale”, dichiara in una nota il ministro per gli Affari europei, Pnrr e politiche di coesione, Tommaso Foti.
La visita di Meloni a Trump, una delle prime di un leader straniero alla tenuta del presidente eletto in Florida dalla sua elezione, conferma la previsione che il primo ministro italiano sarà l’alleato di riferimento di Trump in Europa, soprattutto per le tensioni che si prevedono tra gli altri leader europei e Trump, dopo le minacce di quest’ultimo di scatenare una guerra commerciale con l’UE e di ridurre il sostegno americano alla NATO e all’Ucraina nella guerra con la Russia.
Giorgia Meloni arrivata a Mar-a-Lago, fra Trump e Marco Rubio (che le parla in spagnolo), futuro segretario di Stato Usa.pic.twitter.com/qwE9Dxmkz2
— Medardo di Terralba (@diTerralba) January 5, 2025
Meloni
#Meloni kann die Beziehungen zwischen #Europa und #Trump wieder herstellen.
Das europäische Establishment hat im US-Wahlkampf verbrannte Erde und abgerissene Brücken zu den #USA hinterlassen. https://t.co/Rg8GAXoq40
— Citius, Altius, Fortius (@citius_fortius1) January 5, 2025
“La premier italiana ha spinto con forza per Cecilia Sala”
Il clima è stato cordiale, privo di cerimoniale: l’arrivo della premier nella grande sala da ballo del golf club è stato accompagnato dall’applauso degli ospiti e il padrone di casa ha avuto parole di elogio per quella che ha definito “un’ottima alleata” e “una donna fantastica” che “ha davvero conquistato l’Europa, e tutti gli altri”. La frase usata, “She has taken by storm”, viene dal linguaggio militare ma è usata in inglese per indicare un grande successo ottenuto in poco tempo.
Durante l’incontro, rimasto segreto fino a poche ore prima, si è parlato del caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran, che si intreccia con quello dell’ingegnere iraniano Mohammed Abedini-Najafabadi, detenuto dal 17 dicembre in Italia su mandato Usa e di cui Washington ha chiesto l’estradizione mentre Teheran ne reclama la scarcerazione.
Trump e Meloni hanno visto un docufilm sulla giustizia politicizzata
È stata anche l’occasione per affrontare alcuni dei temi che segneranno la seconda presidenza Trump: le forniture di gas, i dazi che si potrebbero abbattere sui prodotti europei, la guerra in Ucraina, i conflitti e le tensioni che agitano il Medio Oriente. Dopo la cena, saltando per motivi di tempo il dessert, il presidente eletto ha fatto vedere a Giorgia Meloni il docufilm “The Eastman Dilemma: Lawfare or Justice”, che denuncia “un sistema giudiziario sempre più politicamente motivato”, come si legge sulla pagina web del doc. Il docufilm ricostruisce le presidenziali del 2020, che si conclusero con la vittoria di Joe Biden e l’assalto dei trumpiani a Capitol Hill. Si concentra sugli sforzi di John Eastman, avvocato e accademico americano, che tentò di mantenere in carica Trump e ostacolare la certificazione della vittoria di Joe Biden. Eastman è stato incriminato e ha perso l’idoneità a esercitare la professione di avvocato in California.
L’aereo della premier è ripartito dall’aeroporto di West Palm Beach nella tarda serata della Florida, quando in Italia era quasi l’alba. Prima di lei a incontrare il presidente eletto a Mar-a-Lago erano stati invitati solo il presidente argentino, Javier Milei, il premier canadese, Justin Trudeau, e quello ungherese, Viktor Orban.
L’incontro tra la premier italiana e il presidente eletto americano – a pochi giorni dall’arrivo in Italia, venerdì prossimo, di Joe Biden – “rafforza le speranze dei sostenitori di Meloni sulla possibilità che il primo ministro conservatore diventi l’alleato principale di Trump in Europa”, commenta il New York Times.
L'articolo Meloni da Trump, missione: liberare Cecilia Sala. Il presidente: “Giorgia s’è presa l’Europa” (video) sembra essere il primo su Secolo d'Italia.