Papa Francesco “scomunica” la cancel culture: “E’ una vera colonizzazione ideologica”

In occasione dell’incontro con il corpo Diplomatico alla Santa sede, Papa Francesco ha presenziato nonostante il raffreddore, che lo ha costretto ad affidare il proprio discorso a un collaboratore. Nonostante la voce stavolta fosse diversa, il messaggio del Pontefice è stato chiaro e netto: no alla cancel culture, all’aborto come diritto e alla preferenza degli animali rispetto al generare figli. Poi l’attenzione si è spostata verso le popolazioni colpite dalla guerra e verso chi minaccia un conflitto mondiale, senza dimenticare l’argomento delle migrazioni e la totale distanza dai provvedimenti sulla pena di morte. Nel proprio discorso, Bergoglio ha riservato uno spazio per la complicata sulla guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, rammentando l’importanza del diritto internazionale per la prevenzione degli scontri tra le civiltà e la tutela dei civili. Il papa ha messo in guardia i presenti dagli “abusi” derivati da un utilizzo scorretto della scienza e delle nuove scoperte che dovrebbero agevolare “indubbiamente” la vita umana, ma che possono anche ledere a quest’ultima come le intelligenze artificiali. Non sono mancati ringraziamenti ai cittadini romani per la pazienza in attesa del Giubileo e a tutti coloro che si impegnano per mantenere l’ordine in città.

Papa Francesco contro la cancel culture e l’aborto

Papa Francesco ha spiegato la propria preoccupazione per quanto riguarda la cancel culture, attraverso “il tentativo di strumentalizzare i documenti multilaterali per portare avanti ideologie che dividono, che calpestano i valori e la fede dei popoli”. Per lui l’ideologia woke “È una vera colonizzazione ideologica che, secondo programmi studiati a tavolino, tenta di sradicare le tradizioni, la storia e i legami religiosi dei popoli”. “Presumendo di aver superato le pagine buie della storia – ha sottolineato il Pontefice – si fa spazio alla cancel culture che non tollera differenze e si concentra sui diritti degli individui, trascurando i doveri nei riguardi degli altri, in particolare dei più deboli e fragili”. Inoltre, Bergoglio si è concentrato anche sull’interruzione della gravidanza, ritenendo che “parlare di un cosiddetto ‘diritto all’aborto’ contraddice i diritti umani, in particolare il diritto alla vita”.  “Tutta la vita va protetta, in ogni suo momento, dal concepimento alla morte naturale – ha specificato nel suo discorso – perché nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato”.

Papa Francesco: “Gli umani preferiscono gli animali ai figli”

Un altro monito sull’importanza della vita umana: “Numerose sono le miserie del nostro tempo. Mai come in quest’epoca l’umanità ha sperimentato progresso, sviluppo e ricchezza e forse mai come oggi si è trovata sola e smarrita, non di rado a preferire gli animali domestici ai figli”. “C’è un urgente bisogno di ricevere un lieto annuncio. Un annuncio che, nella prospettiva cristiana, Dio ci offre nella notte di Natale!” ha esclamato papa Francesco a proposito dell’importanza della natalità, aggiungendo che “tuttavia, ciascuno – anche chi non è credente – può farsi portatore di un annuncio di speranza e di verità”. Poi ha riflettuto sulla natura umana, evidenziando che “d’altronde l’essere umano è dotato di un’innata sete di verità. Questa ricerca è una dimensione fondamentale della condizione umana, in quanto ogni persona porta dentro di sé una nostalgia della verità oggettiva e un desiderio inestinguibile di conoscenza”.

Il ringraziamento ai cittadini e alle autorità per l’attesa del Giubileo

“Alle Autorità italiane, nazionali e locali, desidero significare in modo speciale, all’inizio di quest’anno giubilare, l’espressione della mia gratitudine per l’impegno che hanno profuso per preparare Roma al Giubileo”. In questo modo, Papa Francesco ha espresso la propria gratitudine per il lavoro svolto fino a questo momento da tutti coloro che si sono impegnati per consentire lo svolgimento dell’evento ecclesiastico. “Il lavoro incessante di questi mesi, che ha recato non pochi disagi, viene ora ripagato dal miglioramento di alcuni servizi e spazi pubblici – ha precisato l’altro responsabile del Vaticano – così che tutti, cittadini, pellegrini e turisti, possano godere ancor più delle bellezze della Città eterna”. Poi è arrivato anche un elogio nei confronti dei cittadini della capitale: “ai romani, noti per la loro ospitalità, rivolgo un pensiero particolare, ringraziandoli per la pazienza che hanno avuto negli ultimi mesi e per quella che avranno nell’accogliere i numerosi visitatori che giungeranno”. Il pontefice ha poi concluso i ringraziamenti, esprimendo la propria vicinanza alla forze di sicurezza italiane: “Desidero, altresì, rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le Forze dell’ordine, alla Protezione Civile, alle autorità sanitarie e ai volontari che si prodigano quotidianamente per garantire la sicurezza e un sereno svolgimento del Giubileo“.

 

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