Rimini, Meloni chiede un riconoscimento per Masini. Il carabiniere indagato si commuove: “Le sono grato”

“Sono molto contento e ho ascoltato con un profondo senso di gratitudine le parole della premier Meloni”. Parola di Luciano Masini, il maresciallo dei carabinieri indagato dalla Procura di Rimini per aver sparato, uccidendolo, a un cittadino egiziano che aveva accoltellato quattro persone, nel riminese, la notte di Capodanno. Un gesto estremo, quello dell’uomo in divisa, che ha permesso di tutelare l’incolumità di altri cittadini. Attraverso l’avvocato difensore, Tommaso Borghesi, il carabiniere ringrazia le istituzioni “per l’attenzione che mi hanno riservato“.

Masini ringrazia Meloni: le sono molto grato per le sue parole

Il riferimento è alle parole inequivocabili della premier Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno. Davanti ai cronisti dice di voler chiedere un riconoscimento per il maresciallo dei carabinieri finito nel mirino. “Vorrei ricordare che l’uomo aveva tentato di uccidere il carabiniere Masini, E lui ha impedito che potesse accoltellare invece altri innocenti”, dice la premier. “Auspico che la questione si risolva velocemente, ho chiesto di sostenere le spese legali per la difesa, e intendo chiedere al generale capo dei carabinieri, Salvatore Luongo. di conferire un riconoscimento al valore”. Masini – prosegue Meloni – ha fatto il suo lavoro. Penso che ci dobbiamo porre il problema che spesso le forze dell’ordine temano di dover fare bene il loro lavoro, rischiando il calvario giudiziario. Penso – conclude – che vada fatto un approfondimento sulle norme, per capire come porre rimedio a queste situazioni”.

Bignami fa visita al maresciallo dei carabinieri indagato dalla Procura

In mattinata il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, ha fatto visita al militare, indagato dalla Procura di Rimini. “È chiaro che la magistratura deve procedere a degli accertamenti, ma è altrettanto chiaro – spiega – che a molti di noi lascia perplessa l’esigenza di procedere ad indagare il carabiniere. Ed è per questo che Fratelli d’Italia sta riflettendo sulla possibilità di introdurre modifiche legislative. Per non arrivare all’iscrizione nel registro degli indagati per chi ha difeso l’incolumità pubblica indossando la divisa e servendo le istituzioni”.

I fatti nella notte di Capodanno a Rimini

Poco prima della mezzanotte del 31 dicembre, Masini era dovuto intervenire assieme ad altri colleghi per fermare Muhammad Sitta, 23enne di origini egiziane. L’uomo senza apparenti motivi aveva accoltellato quattro persone nei pressi del ristorante Casa Zanni. Ha ferito gravemente alcuni passanti poi ricoverati presso gli ospedali di Rimini e Cesena. Il carabiniere eroe ora è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

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