“Meloni ed io allineate sulla difesa dei confini”: il primo ministro della Danimarca a Palazzo Chigi. Focus sull’Ucraina

“Io e Meloni allineate sulla difesa dei confini”. Proficuo colloquio a Palazzo Chigi tra il premier Meloni e Mette Frederiksen, primo ministro della Danimarca. Con Giorgia Meloni “abbiamo parlato del fatto che l’Europa deve spendere di più per la difesa e la sicurezza nella situazione in cui ci troviamo adesso. E poi abbiamo parlato di migrazione: abbiamo una cooperazione molto, molto stretta” su questo tema. Così il  primo ministro della Danimarca al termine dell’incontro con la premier. “Anche se siamo due Paesi molto diversi e apparteniamo a due famiglie politiche molto diverse, siamo molto allineati quando si tratta della necessità di controllare i nostri confini. E del fatto che dobbiamo essere in grado di rimpatriare le persone che entrano, ad esempio, in Italia o Danimarca e commettono crimini. Questi erano i due argomenti che avevamo all’ordine del giorno oggi”, ha proseguito Frederiksen. L’incontro è avvenuto in una giornata decisiva in cui la Commissione Ue ha approvato la proposta von der Leyen per creare un sistema europeo per i rimpatri dei migranti irregolari.

Frederiksen: “D’accordo con Meloni su utilizzo articolo 5 Nato per difesa Kiev”

La leader di Copenhagen ha poi commentato il piano di riarmo dell’Ue varato da Von Der Leyen e i piani dell’Unione per proteggere l’Ucraina: “Innanzitutto, penso che sia necessario in Europa capire che i paesi sono diversi e la nostra situazione economica è molto diversa. Quindi, le decisioni che abbiamo preso la scorsa settimana sono estremamente importanti per garantire che tutti i paesi abbiano ora maggiori possibilità di riarmarsi e di spendere più soldi per la difesa e la sicurezza. Come sapete, Meloni è molto favorevole all’uso dell’articolo 5 della Nato per proteggere l’Ucraina. E siamo d’accordo su questo”. Al centro dei colloqui, naturalmente, la situazione in Ucraina e la sicurezza europea ed euroatlantica – rende noto Palazzo Chigi-  “anche in vista della riunione del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo”. “I due leader hanno approfondito i principali temi dell’agenda europea: con particolare riferimento alla competitività, alla difesa e alla proficua collaborazione in materia di contrasto alla migrazione irregolare”. Su questo tema, con l’occasione, “il Presidente Meloni ha ringraziato il Primo Ministro Frederiksen per il lavoro congiunto sulla ricerca di soluzioni innovative”.

Meloni vede Frederiksen, focus su Ucraina e sicurezza euroatlantica

L’incontro “ha permesso, infine, di passare in rassegna le opportunità di rafforzamento dell’eccellente cooperazione bilaterale, soprattutto nei settori della difesa, dell’energia e della ricerca”. Il più giovane primo ministro del Regno di Danimarca, Mette Frederiksen (coetanea della Meloni), ha vinto le elezioni con una piattaforma di destra sull’immigrazione;  pur essendo di altra estrazione politica. È quello un preciso punto di contatto con Palazzo Chigi, che è stato sviluppato nel corso degli anni in maniera fruttuosa, con la convergenza danese sulla proposta italiana relativa al modello-Albania. Nel programma ci sono tre proposte alla voce immigrazione: la possibilità che i richiedenti asilo siano trasferiti in Ruanda; il trasferimento nelle carceri kosovare di migranti condannati a vario titolo per reati commessi su suolo danese; il ritiro dei permessi di soggiorno a quegli immigrati i cui paesi di provenienza non sono pià in guerra. Già il 21 aprile del 2023 si era svolto un proficuo bilaterale a Roma tra le due leader, riporta Formiche.

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