A MENTE FREDDA | Cosa aspettarsi dal 2025? Dubbi da fugare e certezze da cui ripartire

Catania che batte 4-0 il Sorrento, regala un Natale sereno ai propri tifosi e chiude con dignità l’anno solare. Vittoria che alimenta fiducia ed entusiasmo in vista di un 2025 tutto da seguire. Ma cosa riserverà il destino ai colori rossazzurri? Il futuro non lo possiamo prevedere, si segue la strada della speranza. La speranza che, innanzitutto, le parole pronunciate anche di recente dalla proprietà in merito alla volontà esplicitata di investire sul Catania potenziando l’organico a gennaio trovino riscontro nei fatti.

E’ ancora ben presente nella mente di ogni tifoso quanto accaduto in estate, il ‘caso fideussione’ che ha generato il blocco sul calciomercato etneo e la penalizzazione di un punto da scontare in questo campionato. La causa è stata attribuita a valutazioni errate dei consulenti, poi licenziati, che lavoravano con il Gruppo Pelligra (parole dello stesso numero uno del Catania, ndr). Motivazione poco convincente, per la verità, illustrata qualche mese prima che saltassero fuori i numeri del bilancio societario del club rossazzurro con un deficit superiore a 10 milioni di euro.

Pagati a caro prezzo gli sperperi della passata stagione in merito alla voce ‘contratti’ e ‘monte ingaggi’, con l’inevitabile conseguenza di attuare una politica di riduzione dei costi di gestione. Motivo in più per ritenere che davvero non assisteremo ad un mercato di sprechi a gennaio, immaginando innesti funzionali alle esigenze del club e dell’allenatore. Ma non sarà facile intervenire, perchè prima di acquistare diventa prioritario cedere i fuori lista e chi non rientra nei piani del Catania, soprattutto in presenza di contratti onerosi. Di sicuro i rinforzi sono necessari per ambire ad un girone di ritorno da protagonisti.

Uno dei più grandi punti di domanda del Catania di oggi è rappresentato dal nodo infermeria. Perchè così tanti problemi di natura fisica? Spesso Toscano ha lavorato con 6-7 indisponibili a partita, dovendo continuamente apportare modifiche nella formazione e adattando giocatori in ruoli inediti o quasi. Urgono importanti riflessioni su un tema che ha inciso parecchio sul rendimento della squadra.

Per quanto concerne il fronte societario, sarà interessante capire se il Catania si doterà di una nuova figura che affianchi la direzione sportiva e amministrativa del club, ricordando che al momento non esiste un sostituto del Direttore Generale Luca Carra, oggi dirigente della SPAL. La proprietà, oltre agli investimenti su Nesima, riuscirà ad imprimere un’accelerazione al piano di sviluppo del settore giovanile e potenziare i campi di allenamento? Terrà fede alle promesse avanzate fin dal primo giorno d’insediamento sotto l’Etna?

Domande legittime che attendono risposte. Il 2025 sarà un anno importante per verificare le reali intenzioni del Catania ed a che punto sarà il progetto di costruzione. Con due certezze da cui ripartire: la professionalità e passione del Direttore Sportivo Daniele Faggiano e dell’allenatore Domenico Toscano, che tuttavia solo se messi nelle migliori condizioni di operare potranno contribuire alla creazione di una base solida per il presente ed il futuro. Lato squadra, infine, non si può non ripartire da elementi come Castellini, Jimenez, Stoppa e Inglese, determinanti negli schemi di Toscano. Con un paio di innesti per reparto che elevino il potenziale di questo Catania, è ancora possibile vivere una seconda parte di stagione all’altezza.

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