Dominio Sinner nella graduatoria dei Pressure Points. Cos’è e come si calcola

Il 2024 è stato decisamente l’anno di Jannik Sinner. E non solo per il primato indiscusso nel ranking ATP e per i successi ottenuti lungo il percorso. Nell’annus mirabilis di Jannik, infatti, va racchiuso anche il suo essere saldamente in testa alla graduatoria dei ‘Pressure Points’, una statistica – piuttosto interessante – stilata dall’ATP sommando per ogni atleta le percentuali di palle break convertite, le palle break salvate, i tiebreak vinti e i set decisivi conquistati in stagione. Un vero e proprio dominio, quello di Sinner, non c’è che dire. Il fuoriclasse azzurro guida la suddetta classifica con uno score di 259.4, seguito da Medvedev (252.4) e dall’australiano Jordan Thompson (a quota 246.9). Del resto, stiamo parlando di un ragazzo che durante la sua ascesa è riuscito a migliorare in quasi ogni aspetto del proprio gioco. Dalla solidità nell’esecuzione del rovescio lungolinea all’efficacia del servizio, passando per una maggiore varietà nei colpi e in una capacità – quasi Djokoviciana– nel saper leggere il gioco dell’avversario.

La top 10 del rendimento “Under Pressure”:

Totale% PB vinte% PB salvate% Tie-break vinti% Set decisivi vinti
J. Sinner259,442,3%73,7%75,0%68,4%
D. Medvedev252,444,0%61,0%74,1%73,3%
J. Thompson246,936,0%65,9%78,3%66,7%
J. Lehecka241,234,7%68,5%68,8%69,2%
H. Rune236,237,9%65,8%64,5%68,0%
C. Ruud235,740,0%63,0%57,7%75,0%
T. Machac235,042,3%59,6%60,9%72,2%
S. Tsitsipas235,040,7%68,4%56,7%69,2%
C. Alcaraz234,642,7%61,9%60,0%70,0%
G. Mpetshi Perricard233,840,6%68,8%57,7%66,7%

E cosa dire dei sopraccitati Pressure Points? Sì, perché la chiave dei trionfi ottenuti dal numero uno del mondo risiede anche e soprattutto nei punti ottenuti sotto pressione, quelli in cui la componente emotiva ha un peso specifico non indifferente, ovvero le palle break: intendendo tanto la capacità di convertirle quanto di cancellarle all’avversario. Una forza mentale che va al di là dei concetti di tempo e di spazio. E scusate se è poco. Scorrendo il ranking legato all'”Under Pressure Leaders” appare altresì evidente la crescita esponenziale di Luciano Darderi. Il tennista italiano, infatti, occupa la diciassettesima posizione, con uno score di 226.6. Non male per uno di quei giocatori che hanno ancora ampi margini di miglioramento. Le altre piazze della TOP 10 sono occupate da Jiri Lehecka (quarto, con uno score di 241.2), Holger Rune (quinto e a quota 236.2), Casper Ruud (235.7), Tomas Machac e Stefanos Tsitsipas (appaiati a quota 235.0). Oltre al francese Giovanni Mpetshi Perricard (buoni, buonissimi risultati per lui in questo 2024).

Per ciò che concerne il talentuoso tennista della Repubblica Ceca, i miglioramenti ottenuti nell’ultima stagione, sono sotto gli occhi di tutti. Va da sé, naturalmente, che Lehecka non sia certo uno di quei giocatori oltremodo appariscenti, ma la sua freddezza nei punti che contano è ormai proverbiale. E lo stesso discorso, se vogliamo, potremmo estenderlo pure al caro vecchio Casper Ruud (forte di un servizio tra i migliori del circuito). E se Holger Rune è un enigma ancora da risolvere, mentre Stefanos Tsitsipas rappresenta una magnifica incompiuta, la distanza che intercorre tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e il numero uno del mondo potrebbe apparire alquanto preoccupante per il talentuoso tennista iberico. Alcaraz, infatti, occupa la nona posizione della graduatoria, con uno score di 234.6. A volte, il successo risiede anche nei piccoli dettagli. Dopotutto, il tennis è lo sport del diavolo.

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