Rassegna Stampa – Sinner esempio per i giovani italiani, Hublot celebra l’oro olimpico di Djokovic

Effetto Sinner: crederci sempre (Corriere dello Sport Stadio)

Da adolescente ti trovi ogni giorno di fronte ad una scelta da fare e scegliere cosa fare è difficilissimo, soprattutto per me. Tutte le mattine, quando apro gli occhi, migliaia di domande a cui non riesco a rispondere iniziano a rimbalzarmi in testa come palline da tennis. Chi sono? Che lavoro devo fare per essere felice? E se poi non mi piace? Più ci penso, più non so come rispondere, più cresce l’ansia. Nell’ultimo periodo, a farmi sentire più tranquillo del solito è stato Jannik Sinner, il numero uno del tennis al mondo, che nel 2024 ha vinto tutto e che probabilmente alla mia età sapeva già benissimo cosa fare. Dedicare tutta la vita a uno sport non deve essere stato facile nemmeno per lui e forse anche lui, come me, si sarà sentito in alcuni momenti insicuro. A 13 anni, per esempio, quando era già una promessa dello sci, ha scelto di abbandonare quello sport per iniziarne uno nuovo, volendo diventare il più forte del mondo. In quel momento anche lui, come tutti noi, è stato costretto a scegliere. Da quello che dice, il merito è anche della sua famiglia: «Vorrei che tutti avessero dei genitori come quelli che ho avuto io e […] mi hanno permesso di scegliere quello che volevo, anche quando ero piccolo. Non mi hanno mai messo sotto pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che ho avuto io», intanto, grazie alle sue vittorie, continua l’effetto Sinner: in Italia, il tennis è il secondo sport più seguito dopo il calcio e i numeri dei tesserati crescono a dismisura, anche tra gli adolescenti. Per trovare una passione, essere liberi di scegliere cosa fare è importante è importantissimo, ma incontrare qualcuno capace di trasmettere l’amore per quello che fa, lo è […] ancora di più. Jannik ci riesce benissimo.

Vavassori premiato tra gli sportivi dell’anno dall’Ussi Piemonte (Tuttosport)

Si svolge alle 11.30 la cerimonia di consegna dei premi allo Sportivo piemontese dell’anno, organizzata dall’Unione stampa sportiva italiana, gruppo subalpino Ruggero Radice. Tutti i campioni attesi alla sede del Circolo della stampa a Palazzo Mayneri, in corso Stati Uniti 27. Tra questi gli atleti e i tecnici che hanno vinto una medaglia a Parigi 2024: Lorenzo Bernard (ciclismo paralimpico), Gabriele Casadei e Carlo Tacchini (canoa), Dario Chiadò (scherma), Carlotta Gigli (nuoto paralimpico), Filippo Ganna (ciclismo), Martina Lubian (pallavolo), Giorgio Malan (pentathlon moderno), Elisabetta Mijno (tiro con l’arco paralimpico), Alessandro Miressi (nuoto), Andrea Mogos (scherma paralimpica). Atleta dell’anno è Andrea Vavassori, protagonista del doppio italiano di tennis con Simone Bolelli (vincitori della Coppa Davis) e campione nel misto con Sara Errani agli US Open. Premiati anche Giulio Cesare Bregoli, allenatore di Chieri (pallavolo), Grazzano Badoglio (tambass), Pietro Arese (atletica), Autosped Derthona (basket), Marta Manditto (duathlon e triathlon), Federico Vallino Costasse (tennis tavolo). Premio speciale Lo Presti a Roberto Bettega.

Sfide estreme, orologi eccezionali (Michele Weiss, La Stampa)

Creata nel 1926 da Hans Wildorf, l’intraprendente fondatore di Rolex, la missione di quella che oggi si chiama Tudor Watch Company, è stata quella di offrire segnatempo altrettanto affidabili dei pregiati modelli prodotti dal marchio con la corona, ma a un prezzo più contenuto. Eppure, sin dagli albori Tudor è andato oltre rivelandosi un marchio orologiero innamorato delle sfide più indomite. Il motto? “Legati alla tradizione ma non rassegnarti allo status quo“. Un mantra sposato dai mitici “All Blacks” […] i quali hanno come marchio di fabbrica […] la celebre “haka”, la danza di battaglia Maori eseguita prima di ogni match. I valori autentici di questi guerrieri con la palla ovale hanno convinto il marchio elvetico a sceglierli come ambassador della campagna #BornToDare: “nati per osare”. Campagna che associa storie eccezionali allo sforzo del brand di superare sempre i limiti. In questo caso, orologio di riferimento è il Black Bay Chrono, declinato in vari modelli. Quello di questa pagina è stato lanciato per celebrare 50 anni di cronografia. Tudor, è in acciaio e ha quadrante con contatori a contrasto […], nella più pura tradizione dei cronografi sportivi. Ma anche Hublot è legata agli highlander, a miti immortali come l’ex numero 1 del mondo dell’Atp, il serbo Novak Djokovic, vincitore di 24 titoli del Grande Slam in carriera, ma ancora sulla breccia, capace di vincere il singolare a 38 anni alle ultime Olimpiadi di Parigi. Per celebrare il suo successo, Hublot ha creato un innovativo Big Bang Unico Novak Djokovic realizzato in resina epossidica rinforzata con polvere di quarzo, fusa poi con le racchette e le maglie riciclate del fuoriclasse serbo. Il risultato? Un materiale all’avanguardia costellato di frammenti di tessuto blu chiaro e scuro oltre che nero carbone, che dà vita a un motivo mimetico unico. Ne sono stati prodotti solo cento esemplari. Cambiando sport e con l’inverno alle porte, tornano in auge i funamboli del “Circo Bianco” dello sci alpino, guidati da sua maestà Mikaela Shiffrin, eccezionale campionessa capace di 97 vittorie in Coppa del Mondo e e dal nuovo “cannibale” del circuito maschile, lo svizzero Marco Odermatt, fresco della sua terza sfera di cristallo. Longines, cronometrista ufficiale della FIS, la Federazione Internazionale Sci, li ha scelti entrambi come ambasciatori e testimonial della marca e della sua novità invernale, il Conquest Chrono Ski Eclition, orologio in edizione limitata dedicata ai prossimi Mondiali FIS di Saalbach, a febbraio 2025. L’orologio è equipaggiato con l’esclusivo calibro Longines L898.5 con spirale in silicio, molti componenti innovativi e garanzia di resistenza ai campi magnetici.

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