Rafael Nadal e un futuro da allenatore: “Devo organizzare la mia vita, ora promuovo il tennis”
Rafael Nadal si è ritirato ufficialmente dall’attività agonistica un mese fa, in occasione del quarto di finale della Coppa Davis che la sua Spagna ha perso sul cemento di Malaga. Il ventidue volte vincitore di tornei dello Slam ha ammesso che si deve ancora abituare alla nuova vita senza il tennis, ma che rimarrà vicino a questo sport.
Il fuoriclasse iberico ha rivelato in un’intervista concessa ad Arab News che non chiude la porta all’attività da allenatore: “Mai dire mai. Ad oggi, è troppo presto per pensare a questo tipo di cose. Devo semplicemente organizzare la mia vita. Al momento non mi vedo in nessun progetto di questo tipo, ma non so come sarà la mia vita tra uno, due o tre anni“.
Rafael Nadal sarebbe in trattativa per aprire una sede della sua Accademia in Arabia Saudita: “È troppo presto per parlarne, ma ovviamente per me è qualcosa che mi piacerebbe. Portare qui la mia gente, creare un bel progetto in questo senso, dove le ragazze, i ragazzi, gli adulti, possano andare e avere un posto dove divertirsi, dove sentirsi nel loro club“.
Il 38enne si è espresso anche sul suo ruolo di ambasciatore della Federazione Tennis dell’Arabia Saudita: “Mi permette di promuovere il tennis in una regione in cui sta crescendo e, come ambasciatori del tennis, dobbiamo diffondere il tennis nel mondo. E l’Arabia è una regione che si è aperta al mondo negli ultimi anni, quindi il mio obiettivo e la mia motivazione sono di portare il tennis alle nuove generazioni. Sono molto felice di vedere giovani che giocano a tennis, che praticano questo sport, e penso che sia la decisione giusta“.
Su Netflix sta per uscire un documentario sulla sua vita personale: “Penso che sarà molto interessante, che le persone impareranno molto di più sul mio lato personale, sulla mia vita quotidiana cercando di tornare sul circuito. Naturalmente sapranno anche di più sulla mia carriera, anche se la maggior parte delle cose le conoscono già, ma potranno sapere qualcosa di più dall’interno, parlando di cose di cui non ho mai parlato prima. Non vedo l’ora di vedere il risultato finale, abbiamo lavorato molto duramente. Sono sempre stato un po’ contrario a questo genere di cose, ma David Ellison mi ha chiamato, mi ha presentato il progetto e alla fine la decisione è stata rapida. Spero che alla gente piaccia“.